Autore: Ausonio Franzoni
“È l’aprile del 1908, quando l’autore, aggirandosi per i quartieri italiani di New York, si rende conto di essere spettatore di un fenomeno d’emigrazione che non ha eguali nel resto del mondo. Attraverso i suoi occhi e le fotografie dell’epoca, rivive la più vitale, contraddittoria e celebrata colonia italiana degli Stati Uniti d’America.”
In quarta di copertina:
Dei cinquecento sessantamila cittadini italiani residenti a New York, otto decime parti vivono accatastati in tre grandi quartieri, due dei quali sono forse i più immondi della metropoli. Non costituiscono una colonia, ma la più disorganizzata agglomerazione di gente piovuta dai nostri monti o dalle pianure in una città che li subisce, ma non può apprezzarli. … Ho trovato uomini in ottima posizione sociale ed economica, commercianti, industriali, professionisti, e perfino letterati! Ma che cos’è il numero di costoro in confronto della massa enorme di gente che lavora alla giornata … Presso a quei quartieri si agita e bolle l’immensa caldaia della metropoli, intorno a cui gli appetiti si acuiscono, la lotta per l’esistenza inacerbisce il cuore e il dollaro regna sovrano.
Autore: Ausonio Franzoni
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