Il XXV aprile alla Casa d’Italia di Zurigo

Anche quest’anno il XXV Aprile è stato festeggiato, oltre che in Italia, pure all’estero – laddove sono presenti importanti comunità italiane – per iniziativa delle autorità consolari, dei Comites oppure di associazioni locali.

In passato le Feste della Liberazione, come ricorderanno i più anziani, in qualche caso venivano disturbate ed erano oggetto di polemiche fomentate da militanti di Destra. Ultimamente alle poche polemiche superstiti della Destra che si verificano in questa importante festa nazionale italiana si aggiungono, sempre più spesso, quelle della stessa sinistra italiana (estrema o radicale che dir si voglia) ed è una vera e propria assurdità.

Lo testimoniano alcuni spiacevoli episodi accaduti anche in questa 71° Festa del XXV Aprile, per esempio, a Napoli dove la candidata sindaco del PD Valeria Valente è stata costretta ad abbandonare il corteo; a Genova dove è stato fischiato l’oratore, il presidente della Regione Giovanni Toti; a Milano con la contestazione della Brigata ebraica da parte di alcune decine di giovani dei centri sociali, una contestazione analoga, peraltro, a quella del 2014 a Roma che ha costretto – in questa città – l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) e la stessa Brigata ebraica a dividersi in due distinte manifestazioni.

Ma gli episodi più incredibili, tra quelli a nostra conoscenza, sono accaduti in Piemonte, ad Alessandria, dove la locale ANPI non ha voluto la partecipazione della Ministra per le Riforme Maria Elena Boschi ed a Zurigo dove l’oratore ufficiale della Festa tenutasi alla Casa d’Italia, invece di parlare della lotta partigiana e della Liberazione dal nazifascismo, ha incentrato il suo intervento – senza che vi potesse essere un contraddittorio – in una impietosa critica della riforma della legge costituzionale, approvata recentemente dal parlamento italiano. Due episodi che, di fatto, hanno aperto ufficialmente la campagna elettorale per il NO al referendum che, in Italia e all’estero, si terrà il prossimo ottobre sulla riforma costituzionale italiana. Qualche schizzo di pipì fuori del vaso che sarebbe stato meglio evitare nella celebrazione della Festa del XXV aprile 2016!

Dino Nardi, membro Assemblea Nazionale PD  

Zurigo, 28 aprile 2016

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