I grandi e piccoli fastidi durante un volo lungo

Durante un viaggio molto lungo non è raro avvertire  piccoli e grandi fastidi che non sono legati ad un malessere di stagione ma al fatto che per l’organismo, passare diverse ore a una elevata altitudine e con le condizione che si presentano all’interno della cabina può essere stressante.

Durante un viaggio molto lungo non è raro avvertire una sensazione di secchezza alla gola, ma anche agli occhi e al naso perchè il corpo in volo tende a disidratarsi. Se il viaggio dura poco tempo il fenomeno può essere impercettibile ma più aumentano le ore, più diventa evidente, visto che è possibile arrivare a un litro e mezzo d’acqua in circa tre ore di volo.

La disidratazione in aereo è perfettamente normale ed è dovuta alla pressurizzazione della cabina, necessaria perché i livelli di ossigeno rimangano dentro la soglia di sicurezza, che porta a un calo dei livelli di umidità.

Per evitare di disidratarsi e ridurre il fastidio a naso, gola e occhi, la soluzione più immediata è quella di ricordarsi di bere un elevato quantitativo di acqua prima di intraprendere il volo. Evitare invece gli alcolici, perché il loro effetto diuretico è esattamente contrario a ciò che serve, così come il caffè, dal potere disidratante.

Le persone che solitamente portano le lenti a contatto e che hanno occhi particolarmente sensibili, durante il volo dovrebbero inoltre preferire gli occhiali perché la secchezza degli occhi che può verificarsi in quota può a sua volta generare fastidi e irritazioni.

Un altro tipico disturbo è il mal di orecchie dovuto al fatto che quando la pressione interna della cabina cambia impatta sulla tuba di Eustachio e non sempre questa riesce a reagire velocemente per abituarsi alla condizione. Se non accade può capitare che le orecchie si tappino e inizino a fare male.

Per prevenire questo fastidio o dolore si può iniziare a masticare una gomma da masticare qualche minuto prima della salita o discesa o sbadigliare. Queste azioni, infatti, permettono all’aria di circolare di più e riportare la pressione interna dell’orecchio ai suoi livelli standard.

Comune è anche il mal di testa , al punto che esiste addirittura il termine cefalea da aeroplano.

In questo caso gli studi non hanno ancora chiarito con esattezza cosa la provocherebbe, ma come per il mal di orecchie sembra che la responsabilità sia da attribuire alla pressione interna della cabina.

L’unico metodo per provare a prevenire questa cefalea è assumere un analgesico circa mezz’ora prima del decollo.

Si può anche avvertire stanchezza e sonnolenza, come quando si va in montagna. Coò è causato dall’altitudine e dalla pressione all’interno del velivolo che porta la saturazione dell’emoglobina a scendere in conseguenza al fatto che i livelli di ossigeno diminuiscono.

In questa condizione il corpo per usare meno energia possibile reagisce addormentandosi o mandando uno stimolo di forte stanchezza che induce a farlo.

Più il volo è lungo più la sonnolenza si fa sentire e l’unica reale soluzione è cedervi.

Volare può anche portare a sviluppare problemi di circolazione e gonfiore alle gambe. I motivi in questo caso sono molteplici e vanno dalla pressione alla disidratazione, fino a fattori più pratici come l’impossibilità di muoversi per lungo tempo, gli spazi ristretti nei quali si è costretti e i sedili scomodi.

In caso non si soffra di questi problemi in momenti diversi dal volo, potrebbe essere sufficiente fare una breve passeggiata nel corridoio della cabina per alleviarli, ma se si è soggetti a gonfiore o problemi di circolazione, prima di intraprendere un lungo viaggio in aereo è consigliabile consultare il proprio medico che suggerisca eventuali misure da intraprendere.

Questa precauzione dovrebbe essere tenuta anche dai soggetti a rischio, ovvero persone obese, in età avanzata, in gravidanza o in post parto, con storie familiari di coaguli, con una terapia ormonale sostitutiva in corso o che usino un contraccettivo orale.

Durante i voli lunghi aumenterebbe anche il rischio di coaguli di sangue. Nello specifico, ci sarebbe un rischio maggiore del 26% per ogni due ore di viaggio aereo, dopo le quattro ore di volo.

Per scongiurare questo rischio è consigliabile camminare in cabina se possibile e rimanere idratati.

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