Ancora in aumento il pendolarismo transfrontaliero in Svizzera e nel Canton Ticino: nel primo trimestre di quest’anno i lavoratori con permesso G erano 365.000, con un incremento del 6,2% su un anno. Quasi 75.000 i frontalieri nel Canton Ticino, con un aumento del 4%.
Secondo gli ultimi dati diffusi oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST), a fine marzo erano attivi nel Canton Ticino 74.775 frontalieri, 24.599 nel settore secondario e 49.490 nel terziario. Nell’industria e nelle costruzioni, il loro numero è aumentato dell’1% in un anno e dello 0,4% in un trimestre. Ancora più significativa la crescita nel settore dei servizi: 5,4% annuo, pari a un incremento di 2.547 unità ea un incremento dell’1,2% in tre mesi.
In dieci anni il numero dei lavoratori con permesso G nel Canton Ticino è aumentato complessivamente del 37,5%, il settore secondario è cresciuto del 2,1% e il terziario è balzato del 65,7%. Attualmente più del 66% dei frontalieri attivi in Ticino sono impiegati nel terziario. Quasi tutti (74’581) sono italiani.
A livello nazionale, più della metà dei frontalieri vive in Francia (55,7%), il 23,6% in Italia e il 17,4% in Germania. L’UST ha osservato che negli ultimi cinque anni il numero dei frontalieri è cresciuto da 311.000 nel primo trimestre del 2017 a 365.000 nel primo trimestre del 2022, con un aumento del 17,3%.
Nel settore economico, a fine marzo, lavoravano 114’636 frontalieri nel settore secondario in Svizzera. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, l’aumento è stato rispettivamente del 3,5% e dell’1,2% rispetto al trimestre precedente. Nel terziario i lavoratori con permesso G sono 248.282: il numero è aumentato del 7,3% anno su anno e dell’1,7% trimestre su trimestre.
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