Domenica scorsa, a Berna, al secondo congresso nazionale del PD in Svizzera, abbiamo respirato proprio una bell’aria, prima di tutto per la presenza numerosa e partecipe di molti compagni. Sono tempi difficili, è inutile negarlo, per la politica, per i partiti di tradizionale radicamento e per il nostro stesso partito. Sicché vedere tanti compagni che si stringono insieme, discutono e ricercano la strada di un rilancio e di nuove forme di dialogo, non può che far bene alla politica e far bene a noi.
Il clima unitario, poi, che ha caratterizzato la generalità degli interventi ha dato il senso della consapevolezza della straordinarietà della situazione da affrontare ed è stato il cemento delle forze che si devono misurare non solo con il consenso dei nostri connazionali ma soprattutto con i problemi reali.
In questo ambiente, il gruppo dirigente storico del PD in Svizzera, che tanto ha dato per l’affermazione della nostra organizzazione e per la conquista di diritti sociali e civili nel contesto elvetico ed europeo, ha favorito un avvicendamento generazionale, che rappresenta un investimento per il futuro.
Avere un PD forte in Svizzera gioverà a tutti, anche a coloro che operano in altre realtà europee. Per questo, faccio di tutto cuore gli auguri di buon lavoro al nuovo Segretario Toni Ricciardi e al nuovo Presidente Alessio Tacconi.
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