Cari connazionali,
durante la Legislatura uscente mi sono impegnata molto per fare in modo che la previdenza italiana all’estero fosse al passo con i tempi e affinché venissero riconosciuti, pienamente, i diritti previdenziali, acquisiti sul territorio nazionale,
anche a chi risiede all’estero.
anche a chi risiede all’estero.
Infatti, il 30/04/2014 ho presentato una mozione sulla previdenza italiana all’estero in cui si chiedeva, tra le altre cose, sia di stipulare nuovi accordi bilaterali di sicurezza sociale, sia di aggiornare quelli esistenti per una più adeguata tutela previdenziale dei connazionali residenti all’estero, per esempio estendendo il campo di applicazione della totalizzazione contributiva. Tale mozione è stata approvata dal Parlamento il 19 marzo del 2015. Partendo da questa base ho stimolato il Governo ad aggiornare la Convenzione di sicurezza sociale Italia-Usa, ormai obsoleta ed oggi tale modifica è nell’agenda del Governo, come assicurato sia dal Presidente Gentiloni che dal Ministro Poletti in risposta alle mie interrogazioni.
Ho promosso dei convegni sulla previdenza all’estero in Usa e Canada
coinvolgendo l’Inps, i patronati ed i pensionati.
coinvolgendo l’Inps, i patronati ed i pensionati.
Inoltre, ho continuamente sollecitato l’Inps sulla necessità di un servizio più efficiente per gli italiani all’estero e in una lettera all’allora Direttore generale, dott. Mauro Nori, avevo chiesto l’istituzione di una apposita direzione centrale per gli italiani all’estero ed il Direttore Nori, nell’aprile del 2014, in risposta alla mia sollecitazione aveva annunciato che l’Inps aveva provveduto all’istituzione di una “Direzione centrale convenzioni internazionali” che si sarebbe occupata dell’erogazione delle prestazioni
previdenziali agli italiani all’estero.
previdenziali agli italiani all’estero.
Successivamente, con la presidenza dell’Inps affidata al Prof. Boeri, è stata soppressa tale Direzione ed io sono intervenuta prontamente mostrando al Presidente Boeri, nell’agosto 2016, il mio disappunto ma il Presidente Boeri nella sua risposta ha ribadito la volontà di accorpare la Direzione centrale Convenzioni internazionali alla
Direzione Centrale Pensioni.
Direzione Centrale Pensioni.
Un fatto che ritengo grave e che mi spinge a battermi ancora di più per la previdenza italiana all’estero, affinché possa ricoprire il ruolo che le spetta nell’ambito del welfare italiano. Ne sono ancora più convinta dopo le dichiarazioni del Presidente Boeri circa la possibile eliminazione delle pensioni all’estero. Sarebbe un affronto senza precedenti ai tanti italiani che hanno lavorato con sacrificio e che hanno diritto, al pari di tutti gli altri, al giusto riposo. Una discriminazione inaccettabile che mi spinge a lavorare, nella prossima Legislatura, per un riordino della disciplina in materia di pensioni all’estero per fugare ogni dubbio sulla ventilata soppressione dei pagamenti delle pensioni all’estero. Sarò vigile affinché ciò non avvenga e chiederò a tutto il centro destra di farlo con me!
Mi impegno, sin dai primi mesi di Legislatura, a lavorare per creare un Ministero per gli italiani all’estero, a rafforzare il ruolo dei patronati, in accordo con le esigenze del territorio, a promuovere la creazione di un osservatorio sul welfare italiano all’estero, in modo da guidare gli interventi verso le Comunità italiane all’estero, finanziabili anche con contributi volontari esenti dalle tasse, tipo quelli dell’otto per mille. Insomma, una nuova era per la previdenza italiana all’estero dove i pensionati sono veramente al centro del sistema e non una palla al piede di cui qualcuno vorrebbe liberarsi.
Fucsia Nissoli
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