Tre i film annunciati: ANOTHER BODY, di Sophie Compton e Reuben Hamlyn, che indaga il lato oscuro e devastante del furto digitale d’identità; IN THE REARVIEW di Maciek Hamela, sul viaggio di chi fugge dalla guerra in Ucraina; SCONOSCIUTI PURI di Valentina Cicogna e Mattia Colombo che porta sullo schermo il coraggio della dottoressa Cristina Cattaneo (l’antropologa sarà presente al festival).
La decima edizione del Film Festival Diritti Umani Lugano si avvicina. Dal 19 al 29 ottobre 2023, infatti, torna l’appuntamento autunnale che, anno dopo anno, continua ad amplificare la voce di chi nel mondo combatte per i propri diritti attraverso il linguaggio della settima arte. Film, documentari, incontri con ospiti internazionali e locali, fondazioni, ONG, testimoni e autori. E quest’anno c’è una seconda novità, oltre al già annunciato Concorso di lungometraggi: infatti, per i dieci anni di FFDUL, nasce OLTRE FESTIVAL che, attraverso mostre, eventi collaterali e altre proposte culturali, si propone di portare il Festival in contesti diversi, con l’obiettivo di arricchire l’esperienza e di raggiungere un pubblico il più variegato possibile.
ANTICIPAZIONI
Tra i film in programma a FFDUL 2023 ne segnaliamo altri tre (al termine del comunicato le sinossi dei tre film):
ANOTHER BODY di Sophie Compton e Reuben – Hamlyn 2023 | 80 minuti | VO con sottotitoli in italiano, che indaga il lato oscuro e devastante del furto digitale d’identità. Il film, vincitore di due premi speciali della giuria al South By Southwest SXSW Film Festival di Austin, è un viaggio nel mondo di Taylor, bersaglio della pornografia deepfake, e dell’impatto che ha avuto sulla sua vita, sulla sua salute mentale e, potenzialmente, sulle sue prospettive future. Attraverso video diari, media sintetici, animazioni 2d e 3d il film racconta il mondo di Taylor, online e offline, umanizzando un problema sociale sempre più vasto attraverso la storia personale della protagonista.
SCONOSCIUTI PURI di Valentina Cicogna e Mattia Colombo – Svizzera, Svezia, Italia, 2023 | 93 min | VO con sottotitoli ita, eng, infine, porta sullo schermo il coraggio della dottoressa e antropologa forense Cristina Cattaneo, che dirige l’Istituto medico-legale Labanof dell’Università degli Studi di Milano, e il suo impegno quotidiano per garantire il diritto alla dignità ai cadaveri privi di identità. Ogni notte nella sala autoptica della dottoressa Cristina Cattaneo arrivano corpi senza nome. Lei li chiama Sconosciuti Puri. Gli Sconosciuti Puri appartengono ai margini della società. Sono senzatetto, prostitute, adolescenti in fuga. Negli ultimi anni soprattutto migranti, respinti dal Mar Mediterraneo sulle coste italiane. Se tutti i diritti appartengono ai vivi, nulla è lasciato ai morti. E cosa succede quando i morti hanno perso la loro identità? Di fronte a questa moltitudine crescente, nessuno sembra preoccuparsi del loro diritto alla dignità. Nessuno tranne Cristina. In occasione della presentazione del film, in collaborazione con Amnesty International, arriverà proprio Cristina Cattaneo, che racconterà la sua esperienza davanti ma, soprattutto, al di là della macchina da presa, tra impegno civile e personale.
IN THE REARVIEW di Maciek Hamela – Polonia, Francia, Ucraina, 2023 | 85 min | VO con sottotitoli in italiano, invece, segue la storia di rifugiati ucraini in fuga dall’invasione russa a bordo di un furgone polacco, esplorando la loro vita quotidiana e le loro emozioni di fronte alla guerra. Il film sarà introdotto da Ksenila Marchenko, produttrice esecutiva del film, che condividerà con il pubblico le sfide affrontate nel realizzare un film in una zona di guerra, nonché le numerose storie che ha incontrato lungo il suo cammino. Il film è un’osservazione autentica e intima della guerra nel suo svolgersi, seguendo più generazioni di civili ucraini che, costretti ad abbandonare bruscamente le loro case, si affidano all’aiuto del furgone di volontari organizzato dal regista Maciek Hamela per far fuggire al conflitto che li mette in pericolo di vita. Mentre attraversa i campi minati per lasciare l’Ucraina e cerca di superare i numerosi posti di blocco militari, Hamela ci offre un posto in macchina, guidando il documentario da dietro le ruote e dietro la macchina da presa, attraversando le strade dell’Ucraina per trasportare in sicurezza i profughi verso la Polonia. Il furgone percorre decine di migliaia di chilometri e diventa sala d’attesa, ospedale, rifugio e zona di confidenze e confessioni tra compatrioti riuniti per caso. In the Rearview è un ritratto collettivo composto da una serie di esperienze di persone accomunate da un unico obiettivo: trovare un rifugio sicuro dal conflitto.
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