In un articolo apparso la settimana scorsa in un settimanale d’emigrazione distribuito tra le famiglie italiane in Svizzera, un insegnante dei corsi di lingua e cultura italiana al servizio dell’ente gestore circoscrizionale di Zurigo, ha dato sfogo alle peggiori nefandezze per qualificare l’attuale governo italiano e alcuni parlamentari eletti nella circoscrizione estero eletti nella ripartizione Europa.
I riferimenti e gli epiteti dispregiativi descritti nel testo in questione sono esilaranti e mettono in seria discussione non solo le qualità morali ed etiche di questo insegnante, ma pongono dei profondi quesiti sulle sue capacità pedagogiche. Nella terra di Johann Heinrich Pestalozzi il minimo che si richiede ad un insegnante è un comportamento esemplare dentro e fuori dall’ambiente scolastico. Pestalozzi arrivò a vedere l’educazione non più come mezzo per un riscatto sociale, ma si spinse a capire le valenze pedagogiche del lavoro in sé, visto come occasione per arricchire e formare la personalità di chi lo attua. Ciò aveva una valenza sia per gli insegnanti sia per gli studenti.
Le false affermazioni dell’autore contenute nella lettera pubblica, e che durano oramai da anni, mirano a denigrare il lavoro di alcuni parlamentari del Partito democratico, che a differenza delle sue insinuazioni sono interventi proprio la settimana scorsa con una ulteriore proposta di legge per regolamentare le differenze fiscali contenute in alcuni ambiti tra i residenti in Italia e i cittadini che vivono all’estero.
Perciò, il PD in Svizzera ritiene che questo personaggio abbia oltrepassato il limite della dialettica e si riserva di adire le vie legali per porre fine alle continue falsità e vessazioni di cui viene fatto oggetto. Ciò perché si è convinti che questi rudi e insistenti sproloqui confermano di essere la straordinaria summa dei peggiori luoghi comuni circolanti nel mondo politico.
Michele Schiavone – Segretario del PD in Svizzera
Ma perché il segretario del Pd in Svizzera non ha il coraggio di dire il nome dell’insegnante che lo sta criticando?
Non ha senso scrivere un articolo senza essere completi!
Certo che questo Sig. Schiavone non mi sembra all’altezza di fare il segretario di un partito, sia pure in Svizzera, se rivolge accuse a qualcuno di cui sicuramente conosce il nome, ma non lo nomina.
Che figura di…!!!! avrebbe detto Emilio Fede.