Migros continuerà anche in futuro a non vendere bevande alcoliche nei suoi supermercati. Gli azionisti hanno respinto l’idea di cambiare lo stato attuale delle cose.
All’inizio della storia della Migros, il famoso imprenditore era ad un passo dall’entrare nel commercio del vino, potendo proporlo a un prezzo bassissimo ossia a 58 centesimi al litro. Duttweiler rinunciò per non fare arrabbiare le massaie, visto che molti salari degli uomini venivano spesi nelle taverne. Le donne erano le più importanti – e quasi uniche – alleate di Duttweiler in un momento in cui potenti compagnie e autorità rivali lo stavano attaccando per le sue tattiche di prezzo aggressive e metodi di marketing non convenzionali.
Migros non venderà bevande alcoliche nei supermercati nemmeno in futuro: con una votazione generale, gli azionisti del colosso del commercio al dettaglio hanno respinto l’idea di revocare un divieto in vigore dal 1928 e figurante nei regolamenti.
Dai risultati della società diffusi questa mattina, tutte e dieci le cooperative regionali si sono espresse negativamente. Migros Ticino, con il 45 per cento dei 22.300 voti validi espressi, è favorevole alla vendita di alcolici, mentre Migros Vallese (40 per cento) è stata la più propensa al cambiamento. Dall’altra parte ci sono Migros Zurigo e Migros Aare, che sostengono lo status quo con l’80 per cento dei voti.
Un totale di 615.700 membri (con voti validi) hanno partecipato alla consultazione, durata fino al 4 giugno, il massimo storico. Queste cifre sono un’indicazione impressionante del forte attaccamento a Migros e ai suoi valori democratici.
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