“Senatori Dalmas, Mallegri. Masini, Stabile fin dalla mia infanzia, mi hanno sempre insegnato, che essere Senatore della Repubblica Italiana, dopo il Presidente della Repubblica, era la carica piu` Onorevole della Costituzione Italiana, ahimè, nel 2020 devo ricredermi.” Così scrive Ticchio, Consigliere del Comites di Zurigo e Presidente della Federazione dei lucani nel mondo, ai 4 senatori di Forza Italia che hanno ritirato la loro adesione al referendum sul taglio dei parlamentari.
” Visto che, in un primo tempo, con convinzione avete sottoscritto il referendum “No a taglio dei Parlamentari” ora a due giorni della presentazione della raccolta firme, vi tirate indietro, a questo punto due sono le soluzioni: o avete scambiato l’aula del Senato, in quando Senatori, per un’osteria di quartiere, oppure non avete la minima idea del ruolo che siete stati chiamati a svolgere. Se non eravate convinti del vostro operato, avresti fatto meglio a non sottoscrivere il referendum, altrimenti una volta sottoscritto, mantenere fede alla vostra convinzione iniziale, ritirare la propria firma a due giorni dalla presentazione e’ da irresponsabili”.
“Spero che la notte vi porta consiglio, continua Ticchio “e lasciate la sottoscrizione cosi come l’avete apportata inizialmente, altrimenti, visto che, il ruolo per la quale vi siete messo in gioco carpendo la fiducia dei vostri elettori, siete stati eletti Senatori della Repubblica italiana, con la vostra indecisione e incomprensione da parte mia/nostra con dispiacere annotiamo che, non potete servire il Popolo Italiano, pertanto la migliora cosa e dimettervi, perché non meritate il ruolo per la quale siete stati eletti”.
E continua “Per concludere, spero, come dicevo nelle righe precedenti, che la notte porta consiglio, ritornate sui vostri passi, per far si, che il 12 gennaio possono essere presentate le 64 firme per indire il Referendum”.
“Ultima annotazione: come forza politica non passa giorno che, per un motivo o per un altro, infierite contro il gruppo degli M5S, pero` quando veramente potete incidere come in questo caso, su di una scellerata loro proposta, com’é il taglio dei Parlamentari, vi accodate o fuggite a gambe elevate, credo che vi dovete decidere cosa volete fare da grandi. Infine “Ultimo appello, lasciate valida la vostra sottoscrizione, aiutate a far scegliere al Popolo Italiano il destino del taglio dei Parlamentari. A buoni intenditori poche parole.”
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Mancano firme, slitta deposito referendum contro taglio parlamentari
Slitta l’appuntamento del deposito in Cassazione del quesito referendario sul taglio dei parlamentari perchè al momento mancano tutte le 64 firme dei senatori necessarie.
Andrea Cangini (Fi) assicura che sarà preso un nuovo appuntamento entro il 12 gennaio, termine ultimo. “In 4 hanno ritirato le firme ma altri si stanno aggiungendo per cui per correttezza abbiamo chiesto alla Cassazione uno slittamento”, ha aggiunto Cangini.
Sono quattro senatori di Forza Italia, dell’area vicina a Mara Carfagna, guidati da Massimo Mallegni, i parlamentari che hanno ritirato la firma dalla richiesta di referendum sul taglio dei parlamentari. Lo apprende l’ANSA da fonte attendibile.
I promotori della raccolta, a quanto si apprende, stavano chiudendo il verbale, quando Mallegni ha bloccato l’operazione, dando vita ad una discussione. Il verbale è stato quindi bloccato, così come la consegna. Sempre a quanto si apprende, anche tra i senatori del Pd che hanno firmato è in corso una riflessione, dopo l’intesa con M5s sulla legge elettorale. Le firme devono essere raccolte e verbalizzate entro domenica 12 e possono essere consegnate in Cassazione anche il 13. “Sto andando a ritirare le firme per la richiesta di referendum sul taglio dei parlamentari insieme ai colleghi Dalmas, Masini e Stabile”. L’ha detto all’ANSA il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni citando gli altri tre senatori forzisti che, come lui, avevano firmato il referendum.
Anche alcuni dei senatori Pd che hanno firmato la richiesta di referendum sul taglio dei parlamentari dovrebbero a breve ritirare le loro firme. Lo si apprende da fonti Dem secondo le quali sarebbero stati fitti i contatti nelle ultime ore nel partito per indurre i sette senatori Dem (Nannicini, Verducci, Rojc, Rampi, D’Arienzo, Giacobbe, Pittella) al ritiro. Secondo alcune fonti dovrebbero essere revocate tutte le firme ma non è escluso che qualche senatore mantenga il punto.
fonte: ANSA
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