“Sulla questione delle modifiche introdotte dalla legge di ratifica del Decreto Sicurezza alla normativa prevista per coloro che richiedono la cittadinanza per matrimonio, ho chiesto al Ministro Matteo Salvini un incontro per discutere i problemi interpretativi e amministrativi che ne sono derivati per gli italiani all’estero.
Non diminuiscono di numero e di intensità, infatti, le sollecitazioni e le proteste provenienti da ogni parte del mondo da parte di quanti, in procinto di condividere con il coniuge e spesso con i figli un elemento forte quale la cittadinanza, si sono vista vanificare una documentazione complessa e dispendiosa o si sono trovati di fronte ad un percorso non previsto e di difficile compimento per il fatto che, senza alcun preavviso, sia stato introdotto l’obbligo di attestazione del possesso della lingua italiana al difficile livello B1 del Quadro europeo delle lingue.
Al Ministro Salvini, assieme alla collega Angela Schirò, ho già rivolto una lettera aperta, chiedendo di sospendere il provvedimento, e poi indirizzato un’interrogazione urgente in commissione Affari costituzionali, che ha ricevuto purtroppo una risposta non soddisfacente.
Poiché i giusti interessi degli italiani all’estero vengono prima di ogni altra cosa, non intendo fermarmi nel rivendicare, a nome di tante persone che vogliono legarsi legittimamente al nostro Paese, un trattamento equo e in linea con quello riservato agli altri che chiedono la cittadinanza italiana.
Voglio sperare che il Ministro Salvini si renda conto delle positive opportunità che tante coppie miste presenti nelle diverse aree del mondo offrono all’Italia sul piano della sua proiezione internazionale e provveda di conseguenza”.
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