Ungaro (Pd) – Brexit – una partita ancora aperta – Potenziare subito i Consolati

L’accordo UE-UK arriva dopo due anni e mezzo di negoziati e dopo vari mesi di stallo sulla complicata questione del confine tra la Repubblica irlandese e l’Irlanda del Nord. A questo punto comincia una fase molto delicata tutta interna al Regno Unito. Ho pubblicato su Democratica un mio commento che trovate qui. In sintesi, per entrare in vigore l’accordo deve essere approvato dalla Camera dei Comuni – il voto è previsto per l’11 Dicembre – ma il Governo May a oggi sembra non avere i numeri.  Se l’accordo verrà bocciato è verosimile aspettarsi le dimissioni della  May e dati i tempi ristretti si aprono scenari imprevedibili, tra i quali anche la possibilità di una Brexit senza accordo, uno scenario di grande incertezza e costi esorbitanti per l’economia britannica e i cittadini italiani residenti nel Regno Unito. Insomma, deve ancora essere scritta la parola fine alla storia di Brexit ma a questo punto diventa lecito interrogarsi se sia valsa la pena la ricerca di un’uscita dall’Unione Europea per impoverirsi e ritrovarsi a sottostare comunque alle regole comunitarie senza poterle influenzare. E l’Italia che fa? Al momento il Governo Conte pare non accorgersi della gravità della situazione mentre le risorse a disposizione dei nostri Consolati sono assolutamente insufficienti. Occorre potenziare subito i nostri servizi consolari in Gran Bretagna e non solo, questo il senso della mia interrogazione al governo in questo video (3min)

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