In occasione delle ultime elezioni politiche sono emerse presunte irregolarità durante le elezioni all’estero in più luoghi, tra cui il Canada. Proprio in relazione al voto in Canada, secondo fonti giornalistiche la Procura di Roma ha avviato una indagine. Sul sito del Ministero dell’Interno, risulta che alcuni dati elettorali in Nord e Centro America sono ancora provvisori. Inoltre, la lista “Free Flights to Italy”, secondo quanto si apprende dalla stampa, “avrebbe presentato una documentazione fasulla” per essere ammessa alla competizione elettorale e a tal proposito sarebbe in corso una indagine della Procura di Roma.
Tali episodi gettano discredito sulla nostra immagine di italiani all’estero.
Dunque, risulta indifferibile attivare procedure elettorali per l’estero sicure, in grado di garantire i diritti degli elettori e dei candidati così come previsto dalla Costituzione.
Per questo ho chiesto, in una mia recente interrogazione, al Viminale ed alla Farnesina quali iniziative intendano assumere il Ministro degli Esteri ed il Ministro dell’Interno per garantire la sicurezza del voto italiano all’estero nel rispetto delle indicazioni della Carta costituzionale.
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