Il Direttivo della Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera (FCLIS), riunitosi a Berna lo scorso 3 febbraio, ha espresso il suo più vivo ringraziamento a Claudio Micheloni, già presidente della Federazione dal 1996 al 2017, per il lavoro svolto durante tre legislature in cui è stato Senatore della Repubblica Italiana. A Micheloni è stato riconosciuto l’impegno costante e l’autonomia di giudizio con la quale ha saputo mettere sempre al primo posto gli interessi della collettività, di cui si è sempre sentito diretta espressione.
Preso atto che, per le elezioni politiche del prossimo 4 marzo, non vi sono fra i candidati propri dirigenti nazionali, la FCLIS, sollecitando tutti i cittadini italiani residenti all’estero che ne hanno diritto, a far sentire la propria voce attraverso l’espressione del proprio voto, invita a sostenere quei candidati che, al di fuori della mirabolante retorica preelettorale, si riconoscono nei valori che presiedono alla nascita e all’esistenza del movimento.
Valori che danno senso e sostanza a concetti come l’antifascismo, la solidarietà, la tolleranza; che inducono a privilegiare i ponti e a rifiutare i muri, ad affermare i diritti e a riconoscere i doveri; che perseguono politiche di integrazione e di inclusione sociale; che considerano la diversità una fonte di ricchezza.
Con lo stesso spirito il Direttivo della FCLIS invita le singole Colonie libere a sostenere quei candidati che, condividendo i valori ricordati sopra, figurino fra i propri iscritti.
La FCLIS, ribadisce la propria contrarietà nei confronti di una legge elettorale, che ha introdotto il principio secondo il quale nella Circoscrizione Estero possano esser candidati anche cittadini che non risiedono all’estero; al contempo, esprime la propria preoccupazione che la stessa non consenta la formazione di un governo stabile.
Infine, il direttivo FCLIS deplora che, nonostante le insistenti sollecitazioni e le numerose proposte, non siano stati adottati quegli accorgimenti pratici e formali che da soli avrebbero consentito di limitare l’incidenza di eventuali brogli, lasciando che, attorno a queste eventualità si moltiplichino le accuse di chi, in realtà, ha come vero obiettivo la delegittimazione dell’esercizio di voto degli italiani all’estero.
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