Un evento rivolto agli appassionati dell’Opera ma anche al pubblico meno preparato.
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Di Marilena Falcone per “Dubaitaly”
Si è svolta ieri a Dubai, presso il Millennium Plaza Hotel, l’interessante conferenza di “Educazione all’Opera” organizzata dalla Società Dante Alighieri di Dubai con il supporto della Camera di Commercio italiana.
Il progetto, ideato e realizzato dalle professoresse di italiano Caterina Marras e Cristina Ricci, trae ispirazione dall’imminente inaugurazione dell’attesissima Opera House di Dubai e intende avvicinare a questa celebre forma di arte, che da secoli è uno dei fiori all’occhiello della tradizione italiana, il pubblico vario e internazionale, non sempre preparatissimo ma spesso curioso e pronto a espandere i propri orizzonti, di Dubai.
La serata, la prima – ci auguriamo tutti – di una lunga serie, è stata dedicata al “Barbiere di Siviglia” di Rossini che sarà peraltro messo in scena qui il 2 e 4 settembre prossimi nell’allestimento del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.
La presentazione è stata una piacevolissima sorpresa: non la solita conferenza colta e paludata per pochi esperti, ma un evento divulgativo capace di rivolgersi a tutti e coinvolgendo con informazioni e dettagli a volte sconosciuti anche gli appassionati. La struttura stessa della presentazione, i piccoli aneddoti e le curiosità alternate alle spiegazioni più tecniche esposte con semplicità, i video tratti da filmati e registrazioni d’epoca proposti sia a punteggiare la trama del libretto che come esempio di stili interpretativi e di regia (ah, la Callas…!); per non parlare poi del carisma e della professionalità di Cristina Ricci e Caterina Marras che, nonostante l’emozione e l’esposizione in inglese indispensabile per rivolgersi al pubblico misto, sono riuscite ad “arrivare” a tutti, impostando una conferenza che ha subito perso l’aria della lezione per diventare vera e propria divulgazione seria.
A me, per associazione di idee, sono venuti in mente gli anni in cui divoravo i volumi in rosa corallo sbiadito della vecchissima enciclopedia illustrata “Il tesoro del ragazzo italiano”, risalente credo alla fine degli anni Trenta, e passata di mano in mano in famiglia. Erano volumi che trattavano in modo molto accattivante e allo stesso tempo preciso e informato argomenti disparati, dalla scienza alle leggende antiche del mondo, passando anche per le biografie dei personaggi illustri da ragazzi e per i libretti di opere celebri. Il linguaggio scorrevole, la piacevolezza del racconto e le figure evocative disegnate in bianco e nero e a colori, con le didascalie dei dialoghi, rendevano “vivi” i capitoli avvicinando definitivamente alla cultura, e agli argomenti tipicamente considerati difficili, i “fanciulli” di ogni età e generazione.
Ecco: è davvero auspicabile che questa conferenza sia stata l’inizio di un ciclo di incontri da estendere a un pubblico sempre più ampio e da portare un domani, chissà, anche nelle scuole. A Dubai la cultura è un “work in progress” ed è naturalmente intesa soprattutto come scambio: noi italiani abbiamo molto da offrire, a patto di trovare il giusto linguaggio, la giusta professionalità e la voglia di condividere, come l’evento di ieri ha ampiamente dimostrato.
Quindi… bene, bravo, bis!.
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