Guardare agli italiani all’estero in modo forte e innovativo

I deputati del PD eletti all’estero hanno incontrato il Sottosegretario agli affari esteri e alla cooperazione internazionale On. Vincenzo Amendola, titolare delle deleghe per gli italiani nel mondo, e hanno avuto con lui un cordiale e approfondito confronto sulle questioni di comune interesse.

Al Sottosegretario sono state espresse, prima di tutto, soddisfazione e gratitudine per il buon esito del recupero nell’assestamento di bilancio dei 2,6 milioni di euro venuti a mancare per il corrente anno nella legge di stabilità, a causa della “rimodulazione di spesa” imposta dal MEF. Un impegno assunto e mantenuto dal Governo, che testimonia con i fatti il nuovo clima di attenzione con cui esso guarda agli italiani all’estero.

Nel corso dell’incontro, nel quale sono intervenuti tutti i deputati del PD, è stata richiamata l’opportunità di guardare agli italiani all’estero in modo forte e innovativo, come una leva da usare efficacemente per sostenere l’internazionalizzazione del Paese, soprattutto di fronte alle incognite che si profilano a seguito di alcune preoccupanti e talvolta drammatiche vicende internazionali.

In particolare, è stata richiamata la prioritaria esigenza di assicurare per la lingua e la cultura italiana nel mondo un livello di investimento adeguato alla sua funzione strategica di sostegno all’internazionalizzazione del sistema Paese. Nell’immediato, è stata avanzata la richiesta di riequilibrare per il prossimo biennio le dotazioni finanziarie destinate ai corsi di lingua e cultura, assicurando anche per il futuro il livello di investimenti consolidato negli ultimi anni.  Si tratta di una scelta necessaria non solo per non mettere in discussione le attività correnti e la tranquillità delle famiglie, ma anche per costituire una base concreta per la riforma del sistema che il Governo si appresta a fare con l’emanazione dello specifico decreto previsto dalla legge sulla Buona Scuola. Si tratta per altro di un passaggio strategico se si vuol fare in modo che la “diplomazia culturale” diventi il sentiero fondamentale della proiezione del Sistema Italia nel mondo.

È stata altresì sottolineata l’urgenza che, a parità di risorse, gli introiti derivanti dal tributo dei 300 euro sulle pratiche di cittadinanza siano prioritariamente, anche se non esclusivamente, destinati al miglioramento e all’ammodernamento dei servizi consolari, ad iniziare da quelli relativi ai riconoscimenti di cittadinanza. Oltre a corrispondere ad un diritto dei nostri connazionali, in questo modo si persegue una migliore efficienza dell’amministrazione verso il cittadino e si migliora l’immagine generale del Paese verso i suoi partner internazionali.

Un’altra tematica richiamata in vista della nuova legge di Stabilità è stata quella dell’IMU e della TASI per gli italiani residenti all’estero. Diversi e positivi passi in avanti sono stati fatti soprattutto per i pensionati “esteri”: è necessario ora non fermarsi, ma proseguire sulla strada del riconoscimento di una condizione di parità dei nostri connazionali che, conservando un immobile in Italia, preservano anche per le successive generazioni un legame con il Paese e contribuiscono a riqualificare e ad animare molte realtà, soprattutto nelle aree più interne e suscettibili di spopolamento.

Il Sottosegretario ha concordato con evidente convinzione sull’opportunità di considerare le politiche per gli italiani nel mondo come una parte essenziale del processo di internazionalizzazione che il Paese sta cercando di rafforzare per superare la crisi di questi anni e contrastare le difficoltà che l’Europa e il mondo stanno conoscendo. Egli, inoltre, ha concordato sulle priorità indicate e, senza tacere le persistenti ristrettezze finanziarie che il nostro Paese conosce, ha promesso il suo impegno diretto e quello del Governo per rispondere alle legittime attese degli italiani nel mondo.

I deputati PD Estero: Farina, Fedi, Garavini, La Marca, Porta, Tacconi

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