“Come potete realisticamente pensare di destinare agli uffici consolari l’intero ammontare delle percezioni derivanti dai 300 euro relativi alle istanze di cittadinanza ius sanguinis? Sapete benissimo che in tempi di contenimento della spesa è una richiesta che il MEF non autorizzerà mai”. A scrivere è Nicola Occhipinti, console generale d’Italia a Porto Alegre che su facebook pubblica il suo commento al recente ordine del giorno approvato dalla plenaria del Consiglio generale degli italiani all’estero, su proposta di uno dei consiglieri “brasiliani”, Cesare Villone.
E prorpio al Cgie si rivolge il Console secondo cui la somma della percezioni consolari “sarebbe un quantitativo di fondi talmente ingente che gli uffici consolari non saprebbero nemmeno come spenderli”.
“Sommessamente – argomenta Occhipinti – mi sembrerebbe più saggio battersi per un obiettivo più contenuto ma realistico: chiedere che il 10% (non l’intero ammontare) dei proventi derivanti dalla percezione dei 300 euro relativa alle istanze di cittadinanza sia destinato agli uffici consolari, che potrebbero usare tali fondi per acquisto di materiale informatico e – conclude – per nuove assunzioni volte a rafforzare gli organici e in tal modo a migliorare l’erogazione dei servizi consolari”. (aise)
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