L’onda del buon senso si è abbattuta sulla forza del più forte

Il risultato della votazione federale di domenica scorsa sulla cosiddetta “legge d’attuazione” ha dato ragione a chi si è opposto al sovvertimento dello stato di diritto elvetico, che rischiava di essere inficiato nei termini da elementi giuridici incostituzionali, i quali avrebbero fatto ritornare la Svizzera nel Medioevo dei diritti.

Questo pericolo ha risvegliato il protagonismo ed il civismo dei giovani, degli stranieri di seconda e terza generazione, di intellettuali, giuristi e costituzionalisti, delle figure di diverse chiese, delle organizzazioni del terzo settore, ovviamente dei partiti dell’arco costituzionale ad eccezione dell’Unione di centro, e delle comunità degli stranieri organizzatesi in una catena concentrica per raggiungere l’obiettivo. Per due mesi il tema delle espulsioni indistinte dei cittadini stranieri, che commettono dei reati, è stato al centro del dibattito politico in maniera passionale, alimentato anche dalle paure e dalle fobie scaturite dai fatti di cronaca registrati nei paesi europei incapaci di risolvere il problema dei profughi. Il no ci rinfranca del lavoro svolto.

A differenza delle numerose iniziative proposte negli ultimi quindici anni dall’UC il popolo svizzero ha ammonito in maniera cristallina il primo partito del paese a non tirare tanto la corda sui diritti dei cittadini stranieri, perché tanto la gatta va al lardo che ci lascia lo zampino; la difficoltà a legiferare sulla libera circolazione docet.

Il partito democratico in Svizzera è felice di aver dato uno straordinario contributo al raggiungimento di questo risultato e di aver risvegliato un nuovo protagonismo alla partecipazione politica attiva dei doppi cittadini italiani e comunitari. E’ fiero di aver ricomposto attorno ad un comune ideale tutte le organizzazioni nazionali italiane presenti in Svizzera, le rappresentanze sociali e economiche, gli organismi di rappresentanza che grazie alla nostra cultura continuano a rendere più vivo e moderno questo paese.

La domenica elettorale è stata ricca di soddisfazioni per il Partito democratico nella Svizzera Romanda perché alcuni suoi segretari locali sono stati eletti con altissimi consensi nelle amministrazioni territoriali dove svolgono attività politica.

Michele Schiavone

Segretario nazionale del PD in Svizzera

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