Amnistia fiscale per gli italiani che vivono in Svizzera e possiedono un immobile in Italia.

“Molti italiani non sanno che la legge svizzera prevede da sempre che si debbano dichiarare al fisco svizzero anche i beni o i patrimoni che si possiedono in altri paesi, ad esempio in Italia. Se non si dichiarano si subiranno delle multe molto salate, fino a tre volte l’importo delle tasse non pagate. In più c’è il rischio di venire denunciati penalmente.

Nel dichiarare il valore degli immobili o dei capitali posseduti, per esempio in Italia, la Svizzera non farà pagare le tasse su quei beni, perchè è vietata la doppia tassazione. I beni posseduti in Italia serviranno a calcolare quale percentuale di tasse viene applicata sui beni in Svizzera. Cioè si subirà probabilmente una tassazione maggiore, ma soltanto sui beni posseduti in Svizzera.

Gli italiani residenti in Svizzera che non hanno ancora dichiarato alle autorità elvetiche i loro beni in Italia hanno la possibilità di sanare la loro situazione, perchè la Svizzera, dal 2010 ha introdotto una mini amnistia per queste persone, dando loro la possibilità di regolarizzarsi a condizioni non particolarmente penalizzanti.

Consiglio a chi non ha mai dichiarato di possedere uno o più immobili in Italia di approfittare dell’amnistia e di denunciare spontaneamente. In tal modo, i contribuenti in questione potranno mettersi in regola con il fisco svizzero evitando multe molto salate e una denuncia penale.

E’ opportuno procedere con la denuncia spontanea il prima possibile perché, dal primo gennaio del 2018, entrerà in vigore la Legge sullo scambio automatico di informazioni fra Svizzera e Italia e quindi scatteranno le verifiche incrociate sui beni posseduti all’estero.

Al più tardi tra due anni il fisco svizzero potrà facilmente venire a conoscenza dei capitali e del patrimonio posseduti in Italia e dell’eventuale mancata dichiarazione. A quel punto la Svizzera applicherà multe salatissime, fino a tre volte il valore delle tasse non pagate.”

Lo ha dichiarato Laura Garavini, componente dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo PD alla Camera, nel corso degli incontri che ha tenuto a Ginevra, Pratteln e Klingnau con le comunità italiane.

“Reputo molto lodevole il lavoro di chi, da mesi, sta organizzando iniziative informative volte a suggerire ai connazionali l’ opportunità di regolarizzare la propria posizione fiscale là dove non lo abbiano ancora fatto. In particolare ringrazio Mariano Franzin, Presidente del Patronato Ital Uil in Svizzera, che insieme ai suoi collaboratori sta realizzando una preziosa campagna informativa tra i connazionali, anche attraverso il coinvolgimento del mondo associativo. In particolare un sincero ringraziamento ad Antonio Tocco e a Pietro Borrini, rispettivamente Presidente e Segretario della Associazione Famiglie Europee di Klingenau, per l’ottimo lavoro e la calorosa accoglienza”

On. Laura Garavini – deputata PD

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