In occasione della sua seduta del 12 ottobre 2022, il Consiglio federale ha deciso di adeguare a partire dal 1° gennaio 2023 le rendite AVS/AI all’attuale evoluzione dei prezzi e dei salari secondo l’indice misto, aumentandole del 2,5 per cento. La rendita minima AVS/AI ammonterà quindi a 1225 franchi al mese. Anche gli importi delle indennità di perdita di guadagno saranno adeguati. Allo stesso tempo sono previsti adeguamenti nell’ambito dei contributi, delle prestazioni complementari, delle prestazioni transitorie e della previdenza professionale obbligatoria.
La rendita minima di vecchiaia passerà da 1195 a 1225 franchi al mese, quella massima da 2390 a 2450 franchi (importi versati se la durata di contribuzione è completa). Il contributo minimo AVS/AI/IPG per gli indipendenti e le persone senza attività lucrativa passerà da 503 a 514 franchi l’anno, il contributo minimo per l’AVS/AI facoltativa da 958 a 980 franchi.
Adeguamento secondo l’indice misto
Come prescritto nella legge federale sull’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti, il Consiglio federale verifica di regola ogni due anni se sia opportuno adeguare le rendite AVS/AI all’evoluzione dei prezzi e dei salari. Se nel corso di un anno il rincaro supera il 4 per cento, le rendite vengono adeguate prima. La decisione si fonda sulla media aritmetica tra l’indice dei prezzi e quello dei salari (indice misto) e tiene conto della raccomandazione della Commissione federale AVS/AI. Quest’anno si prevedono un rincaro del 3 per cento e un aumento dei salari del 2 per cento. Ciò determina un indice misto del 2,5 per cento e comporta un aumento delle rendite che compensa quasi interamente il rincaro. Il Consiglio federale ha adeguato le rendite l’ultima volta nel 2021, portando l’importo della rendita minima AVS/AI a 1195 franchi.
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