Esodo del personale infermieristico – Ogni mese 300 infermieri abbandonano la professione

Secondo l’Associazione svizzera degli infermieri, nel primo trimestre di quest’anno risultavano vacanti circa 1000 posti in più rispetto al quarto trimestre del 2021.

Ogni mese circa 300 infermieri abbandonano la loro professione. In occasione della Giornata Internazionale dell’Infermieristica, l’associazione del ramo chiede provvedimenti immediati per arginare questa tendenza. Per porre fine all’esodo, l’associazione  chiede ai cantoni provvedimenti immediati riducendo l’orario di lavoro con indennità e compensazioni del tempo di lavoro.

La direttrice dell’ASI, Yvonne Ribi, ha dichiarato a Keystone-ATS che evidentemente manca la volontà politica e la consapevolezza che è indispensabile adottare misure immediate atte a migliorare la situazione. Inoltre, ribadisce Ribi nel suo comunicato, è pericoloso attendere le decisioni della Confederazione. Mentre vi sono singole aziende volenterose che danno il buon esempio – continua Ribi – altre hanno difficoltà a svolgere i propri compiti. Vengono così chiusi interi reparti oppure, per mancanza di personale e le sale operatorie rimangono inutilizzate per mancanza di personale.

Il 28 novembre 2021 il popolo aveva approvato alle urne l’iniziativa “Per cure infermieristiche forti”. Il Consiglio federale ha deciso di attuare il testo in due tappe: le misure riguardanti la formazione e la fatturazione diretta – ossia la possibilità per gli infermieri di fatturare determinate prestazioni direttamente all’assicurazione malattia – saranno introdotte rapidamente senza una nuova consultazione. Quelle relative alle condizioni di lavoro e alla remunerazione delle prestazioni richiederanno invece più tempo.

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