Recenti analisi condotte su 130.000 discese su sci e snowboard tramite l’app Slope Track, lanciata lo scorso inverno dalla Suva, dimostrano che: in ben oltre la metà delle corse registrate i livelli di sforzo fisico misurati erano elevati. Se la forma fisica è insufficiente, aumenta il rischio di infortuni. L’app sensibilizza l’utente sulla forza e la forma fisica richieste quando si scia o si fa snowboard. Con l’app è possibile registrare in tempo reale le corse su sci e snowboard. Lo sforzo fisico viene misurato sulla base dei «valori G». Una «G» corrisponde al proprio peso corporeo. Tutto ciò che supera una volta e mezzo il proprio peso corporeo sugli sci o sullo snowboard è considerato sforzo elevato. A seconda della propria forma fisica, ciò fa aumentare il rischio di infortuni.
L’analisi dei dati raccolti dalle circa 130.000 corse registrate fino ad oggi mostra che il 65% di tutte le discese su sci comporta valori superiori a una volta e mezzo il proprio peso corporeo. Per le discese su snowboard la percentuale è del 58%. Se la forma fisica è insufficiente, questo fa aumentare il rischio di infortuni. L’app consente un confronto diretto con i valori di sforzo della sciatrice Wendy Holdener, anche quest’anno ambasciatrice dell’app Slope Track.
Notevole sforzo fisico
Stando all’analisi dei dati, il valore di sforzo più elevato su una discesa media è di circa 1,7 G. Ciò significa circa 1,7 volte il proprio peso corporeo. In poco meno di un quarto delle discese valutate, questo valore di sforzo è addirittura superiore al doppio del peso corporeo. «Più veloce e tortuosa è la discesa, maggiore è lo sforzo fisico. Di conseguenza, il corpo si stanca più velocemente e il rischio di cadere aumenta, spiega Samuli Aegerter, esperto Suva di sport sulla neve.
Velocità elevate per gli uomini
Stando all’analisi, gli uomini raggiungono velocità e valori di sforzo significativamente maggiori rispetto alle donne, mentre i giovani adulti raggiungono velocità e valori di sforzo maggiori rispetto agli anziani. La velocità massima è in media di circa 60 chilometri all’ora; la velocità media è di 28 chilometri all’ora. Esiste una chiara correlazione tra velocità e sforzo: maggiore è la velocità, maggiori sono i livelli di sforzo raggiunti. A meno di 30 chilometri all’ora si evita uno sforzo elevato.
Evitare gli incidenti tenendo un comportamento adeguato
Un’indagine condotta a posteriori sui circa 33.000 utenti dell’app mostra che: la maggior parte ha riflettuto sui rischi in termini di sforzo e infortunio utilizzando l’app Slope Track. Ha condiviso i risultati di tali riflessioni con gli amici. La correlazione tra velocità e sforzo fisico è stata percepita in modo più consapevole e la propria condotta è stato adeguata di conseguenza. «La maggior parte delle volte gli utenti dell’app hanno prestato attenzione alla velocità e alla distanza di frenata o hanno allenato regolarmente il tronco e le gambe. Entrambi sono prerequisiti importanti per la prevenzione degli infortuni», conferma Aegerter.
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