Estensione dell’obbligo del certificato
Il certificato documenta che una persona è vaccinata, guarita o risultata negativa al test. Riduce dunque considerevolmente il rischio di contagio. Dal 6 dicembre sarà obbligatorio per tutte le manifestazioni pubbliche e le attività sportive o culturali amatoriali al chiuso. La deroga vigente per i gruppi a composizione stabile di meno di 30 persone è abrogata. Inoltre, per le manifestazioni all’aperto il certificato sarà obbligatorio già a partire da 300 participanti e non più a partire da 1000.
Le esperienze maturate dall’inizio della pandemia dimostrano che nella sfera privata il rischio di contagio è alto. A partire da 11 persone è pertanto raccomandato di richiedere il certificato anche per gli incontri in famiglia o tra amici al chiuso. Per il Consiglio federale è importante che la popolazione sia particolarmente prudente in ambito privato, soprattutto in occasione di eventi familiari.
Estensione dell’obbligo della mascherina
Strumento semplice e poco costoso, la mascherina si è dimostrata un mezzo efficace nel contenimento della diffusione del virus. Al chiuso sarà obbligatoria dovunque viga l’obbligo del certificato, ad eccezione degli incontri privati.
Possibilità di limitare l’accesso alle persone vaccinate o guarite
Dove non è possibile indossare la mascherina è necessaria molta prudenza. Sono pertanto introdotti provvedimenti alternativi: l’obbligo di stare seduti durante la consumazione nei ristoranti o la rilevazione dei dati di contatto dei partecipanti ad attività culturali o sportive come prove di cori o allenamenti al chiuso.
Per tutte le strutture pubbliche soggette all’obbligo del certificato e tutte le manifestazioni al chiuso e all’aperto è inoltre prevista la possibilità di limitare l’accesso alle persone vaccinate o guarite e di rinunciare quindi all’obbligo della mascherina. Le persone vaccinate o guarite sono molto meno contagiose e, se contagiate, hanno un’alta probabilità di non ammalarsi gravemente e di non essere dunque ricoverate in ospedale. Per agevolare la limitazione dell’accesso alle persone vaccinate o guarite dovrà essere estesa l’app di controllo del certificato COVID. L’adeguamento sarà disponibile soltanto il 13 dicembre. Fino ad allora i gestori delle strutture e gli organizzatori di manifestazioni dovranno verificare manualmente se i presenti sono vaccinati o guariti. La limitazione facoltativa dell’accesso alle persone vaccinate o guarite è stata auspicata in sede di consultazione, tra l’altro perché l’obbligo di stare seduti durante la consumazione danneggerebbe economicamente, per esempio, le discoteche.
Fortemente raccomandato il telelavoro
Per ridurre i contatti sul posto di lavoro è fortemente raccomandato il telelavoro. Inoltre, tutti i dipendenti devono indossare la mascherina negli spazi chiusi in cui sono presenti più persone. I Cantoni e le parti sociali si sono espressi a larga maggioranza contro l’obbligo del telelavoro. Dal punto di vista epidemiologico una regola vincolante sarebbe più efficace della raccomandazione.
Riduzione della durata di validità dei certificati di test negativo
La validità dei test antigenici rapidi è ridotta da 48 a 24 ore a partire dal prelievo del campione. Questo provvedimento aumenta l’attendibilità dei risultati, poiché il periodo di tempo in cui una persona con un certificato di test valido potrebbe diventare contagiosa è ora fortemente ridotto. I test PCR continuano ad essere validi per 72 ore.
Revocate le limitazioni della capienza
Conformemente a una prescrizione della legge COVID-19, se la popolazione adulta che lo desidera è stata «debitamente vaccinata», le limitazioni della capienza previste per strutture e aziende aperte al pubblico, manifestazioni e incontri privati devono essere revocate. Questa disposizione è stata adottata dal Parlamento durante le deliberazioni della sessione estiva 2021. Dopo gli sforzi dei Cantoni e della Confederazione durante la settimana di vaccinazione, si deve partire dal presupposto che le persone di età superiore ai 12 anni che lo desideravano siano state vaccinate. A causa della prescrizione della legge COVID-19, il Consiglio federale non può più disporre le limitazioni della capienza opportune dal punto di vista epidemiologico, soprattutto nei luoghi al chiuso. Per questo motivo le limitazioni della capienza ancora vigenti, per esempio per gli incontri religiosi, l’ambito della formazione e le manifestazioni all’aperto, saranno revocate. I Cantoni possono però continuare a prevedere limitazioni della capienza.
Piu notizie
Biodiversità sotto pressione in Svizzera
Il bosco svizzero messo a dura prova
La Svizzera voterà per la terza volta sulla legge Covid-19