“Ieri, con la ripresa delle attività parlamentari, dopo il varo della legge di bilancio, nella quale viene stanziato 1 milione di euro per permettere la sperimentazione del voto in via digitale, ho presentato una interrogazione al Ministro dell’Interno e al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per avere notizie circa le modalità di tale sperimentazione.
Lo stanziamento di 1 milione di euro sembra essere insufficiente a garantire una sperimentazione seria, su larga scala, come dovrebbe essere se orientata come, si prevede, a garantire l’espressione del voto in via digitale per gli italiani residenti all’estero e per gli elettori temporaneamente fuori dal comune di residenza per motivi di lavoro, studio o cure mediche, in occasione delle elezioni politiche, elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia, dei referendum abrogativi e dei referendum costituzionali.
Ho perorato l’introduzione del voto elettronico per la Circoscrizione Estera sin dall’inizio del mio primo mandato parlamentare, nel 2013, e mi aspetto che le cose siano fatte seriamente e non solo per far vedere che ci si sta lavorando !
Inoltre, l’anno prossimo dovrebbero esserci le elezioni dei Comites, e dopo un primo incomprensibile rinvio non potremmo accettare ulteriori rinvii, e quindi sarebbe opportuno l’introduzione del voto elettronico !
Per tale ragione ho chiesto al Governo di conoscere i dettagli della sperimentazione e i tempi necessari ad elaborare un modello utilizzabile sia per le prossime elezioni dei Comites che per le altre elezioni che coinvolgeranno gli italiani all’estero. Aspetto una risposta in tempi brevi e che non sia evasiva !”.
Lo ha dichiarato l’on. Fucsia Nissoli Fitzgerald (FI), eletta nella Circoscrizione Estera – Ripartizione Nord e Centro America.
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