In Senato, insieme alla collega Alderisi, ha votato in dissenso dal suo partito, esprimendosi contro il taglio degli eletti all’estero. Il senatore Raffaele Fantetti di Fi, in un’intervista con Askanews, si dice convinto che sul tema la Corte costituzionale non potrà non intervnire. E traccia un bilancio di questo primo anno di legislatura.
Quali sono le domande principali che arrivano dalle comunità degli italiani all’estero? “Le domande principali attengono sia a problemi pratici, in particolare le pratiche consolari (documenti di identità, cittadinanze, Aire, atti notarili) che politici. Al riguardo, si patiscono le discriminazioni che siamo ancora costretti a subire pur essendo dovuti emigrare”.
Qual sarebbe a suo giudizio la misura più urgente? “Il problema da risolvere con maggiore urgenza, a mio avviso, è il regime aggravato di IMU sulle prime case in Italia: un furto che l’opposizione della potente lobby dell’ANCI impedisce di sanare, per il momento.
A quasi un anno dalle Politiche del 4 marzo, come giudica l’azione del governo? “Abbiamo dato molto credito politico al Governo giallo-verde in questa materia ma la prevista assunzione di centinaia di funzionari del MAECI è slittata di un anno e vorremo pure vedere eventualmente quanti di questi finiranno nei consolati e quindi saranno funzionali ai bisogni degli italiani all’estero. D’altra parte, a un anno dall’inizio della legislatura, la maggioranza blocca al Senato la ricostituzione del Comitato per le questioni degli italiani all’estero (CQIE), l’unico ente istituzionale dedicato alle nostre istanze, in essere da ben quattro legislature ovvero da quando le legittime istanze degli italiani all’estero sono entrate in parlamento grazie al governo Berlusconi e al ministro Tremaglia. Addirittura, il presidente M5S della commissione Esteri ha fatto approvare una ‘indagine conoscitiva’ sul fenomeno degli italiani all’estero! Trovo scandaloso che si voglia fare una indagine sul 10% della popolazione italiana, una vergogna, specie ora che il fenomeno emigrativo è riesploso”.
C’è qualcosa che, pur stando all’opposizione, considera positivo di quanto ha fatto questo governo per gli italiani all’estero? “Sinceramente, solo il fatto di avere affidato la delega sugli italiani all’estero al sottosegretario Merlo, un rappresentante parlamentare esperto e sempre coerentemente eletto nella Circoscrizione Estero.
E’ stata approvata in prima lettura la riforma che taglia i parlamentari, compresi gli eletti all’estero. Al Senato Forza Italia ha votato a favore. Lei sosterrà questa riforma alla Camera? “Come facilmente verificabile tramite i dati e filmati on-line, io e la collega Alderisi (eletti rispettivamente in Europa e Nord America) abbiamo votato contro e siamo più volte intervenuti per spiegare l’illogicità dell’estensione di tale riforma costituzionale alla circoscrizione Estero. Noi di Forza Italia abbiamo sempre sostenuto la riduzione del numero dei parlamentari ma il rapporto elettori-eletti per gli italiani all’estero è già molto penalizzante ed un’ulteriore taglio violerebbe la stessa natura democratica di tale rappresentanza: dunque, come ho detto in Aula al relatore Calderoli, non siamo invero troppo preoccupati perché la Corte Costituzionale non potrebbe non sanzionarne la carenza”.
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