“L’improvvisa e inaspettata scomparsa di Sergio Marchionne lascia sgomenti e addolorati. Desidero esprimere ai familiari, alla comunità italo-canadese di cui era una delle più alte espressioni e alla maggiore azienda italiana, la FIAT, che egli ha contribuito in modo decisivo a risanare e a rilanciare a livello internazionale, la mia partecipazione e le mie condoglianze.
Al di là dei giudizi sommari e talvolta ingiusti circolati in queste ore sul suo operato, Marchionne è stato indiscutibilmente un grande manager che, salvando e consolidando la FIAT, ha dato un importante contributo all’Italia e a quanti, a ogni livello, vi lavoravano.
Egli è stato anche un chiaro e convincente esempio delle grandi risorse e qualità che l’emigrazione italiana ha sedimentato nel mondo. Ho avuto modo di conoscerlo personalmente a Toronto l’anno scorso in occasione della raccolta fondi per i terremotati del Centro Italia, promossa dalla comunità Italo-canadese. Un uomo, dunque, legato alle proprie radici e che ha fatto onore a tutti gli italo-canadesi e a tutti gli italiani all’estero.
È un interesse per noi e sarebbe un giusto riconoscimento per quanti hanno ricostruito la loro vita fuori dall’Italia esserne consapevoli non solo quando una grande personalità come Marchionne scompare, ma ogni giorno e qualunque sia il progetto che l’Italia ha per il suo futuro”.
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