Le ACLI invita alle dimissioni i propri rappresentanti eletti nei COMITES

La Presidenza delle ACLI di Francia ha diramato un documento con il quale, a fronte delle “polemiche sorte dopo le ultime elezioni dei Comites, soprattutto a causa di un mancato quadro normativo chiaro e definitivo che ha lasciato spazi ad un rosario caotico di interpretazioni, anche autorevoli ma intempestive e rese spesso senza l’assunzione di responsabilità politiche di quanto veniva formulato in merito alla incompatibilità tra l’essere membro del Comites ed essere appartenente ad una struttura di Patronato, (…) ha deciso di invitare i propri rappresentanti, operatori del Patronato ACLI Francia, eletti e membri dei Comites francesi, a rassegnare le proprie dimissioni”.
Le ACLI di Francia, prosegue il documento, ritengono “più importante e dignitoso continuare a svolgere, come sempre, le attività sociali ed assistenziali così importanti per i nostri connazionali e di rilanciare e rinnovare il servizio di Patronato anche a favore delle esigenze nate dalla ripresa dell’emigrazione giovanile italiana verso la Francia”, preferendo di “difendere e rilanciare con forza il proprio ruolo di associazione popolare e, soprattutto, quello istituzionale del Patronato ACLI”.
La scelta è quella di continuare ad operare con il Patronato ACLI Francia a favore di lavoratori, pensionati, famiglie e giovani emigrati per la tutela dei diritti in campo e il sostegno solidale: “Sono questi i diritti che le ACLI Francia ed il Patronato ACLI Francia intendono garantire ai propri connazionali e non certo le poltrone dei Comites”.
Le ACLI ed il Patronato ACLI Francia sono presenti ed attivi in Francia sin dal 1949. Esponenti delle ACLI FRANCE, eletti dai cittadini italiani residenti in Francia, sono presenti in tutti i Comites francesi (escluso quello di Chambery).
Il documento precisa che “gli aclisti, non dipendenti del Patronato, membri dei Comites o di altri organismi di rappresentanza degli Italiani residenti all’estero, continueranno ad applicare con maggior vigore il proprio impegno”, rimanendo quindi membri attivi di tali organi.
Il documento della Presidenza si chiude con “l’auspicio che la nostra decisione sia un contributo di riflessione per coloro che si trovino in altre situazioni di presunta incompatibilità” e con l’augurio ai Comites di continuare nella loro azione, assicurando il sostegno e la concreta collaborazione di tutte le ACLI francesi.

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