Presentato un progetto multimediale dedicato agli italiani in UK

Un giornalista e un fotografo di fama internazionale, hanno dato vita a un progetto multimediale, dal titolo “Italians and the Uk”.

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Da “Akronos

Un birraio in fuga da uno sceriffo omicida in Ecuador fino alle Highlands più sperdute. Sir Rocco Forte, uno dei più famosi hotelier al mondo. La storia d’amore di un prigioniero di guerra alle Orcadi, che ha segretamente lasciato la più grande prova del suo amore nella cappella che ha aiutato a costruire sulle isole durante la prigionia. La comunità con la più grande concentrazione di italiani nel Regno Unito, e che ancora vive come fosse in Campania o Puglia. Uno degli ingegneri più importanti al lavoro del nuovo Mars Rover, e che lo fa vestito come un dandy del diciannovesimo secolo. Queste, e molte altre, sono le storie di “Italians and the UK”.

Italians and the UK è un progetto in collaborazione con National Geographic Italia e con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionaleconsiste in un libro, pubblicato da Peliti Associati, e da un web documentary, a cura dello studio Scomunicare, che ritraggono il ruolo che gli italiani hanno avuto e ancora hanno sul Regno Unito per come lo conosciamo, dal ruolo iconico della Vespa al successo (tutto italiano) del fish and chips, fino ai personaggi più particolari e importanti di arte, finanza e innovazione.

Sono decine di storie che parlano di creatività, duro lavoro e cooperazioneE’ una raccolta di storie d’amore, dal grande nulla delle Highlands alle torri della City e gli artisti dell’East End di Londra. E’ un viaggio attraverso il tempo, dalla prima migrazione di massa alla fine del 1800 fino ai giorni nostri, e nello spazio, dalla punta nord delle Orcadi fino all’isola di Wight sulla Manica.

L’obiettivo di Italians and the UK è di offrire una visione completa di questa realtà complessa, spesso sconosciuta o stereotipata, e che non va oltre la pizza e il mito di Londra. L’obiettivo degli autori è quello di descrivere l’eterogeneità, eccezionalità e positività dell’immigrazione italiana nel Regno Unito, in un momento in cui ha raggiunto livelli senza precedenti. Il primo posto dove gli italiani emigrano nel mondo è infatti il Regno Unito: tra il 2012 e il 2013, l’immigrazione italiana nel paese è aumentata del 71,5%. Se gli italiani ufficialmente registrati nel Regno Unito sono circa mezzo milione, probabilmente sono in realtà almeno 800mila; se la comunità italiana a Londra fosse una città d’Italia, sarebbe la quinta per dimensione, più grande di Palermo o Firenze. Il tutto mentre la vittoria inaspettata degli euroscettici al referendum sulla Brexit del 23 giugno 2016 minaccia questo nuovo, grande flusso, e lascia la comunità già esistente in uno stato di grande incertezza.

Il libro è diviso in cinque capitoli tematici, una introduzione e una conclusione, e preceduto dalla prefazione dell’Ambasciatore a Londra Pasquale Terracciano. Ciascuno di questi capitoli combina elementi dalla direttrice geografica (nord – sud) e da quella temporale (dal 1800 a oggi); il libro è però costruito in modo da poter essere letto anche secondo un ordine differente dei racconti, da quello più a nord a quello più a sud, o dalla storia più antica a quella più recente.

Il libro include quindi foto scattate sul campo e materiali storici dalla ricerca estensiva condotta dagli autori, come vecchi giornali, oggetti storici, foto d’epoca e molto altro. Questi non sono stati solo scansionati, ma riprodotti in un contesto che racconti il tema della foto: un muro di mattoni per la comunità industriale degli anni ’50, un vecchio scaffale per foto di famiglia. L’accuratezza della ricerca storica è garantita dalla supervisione al progetto da parte di Terri Colpi, la più importante storica sul tema dell’immigrazione italiana nel Regno Unito.

I cinque capitoli sono:

  • Italians from the World’s End, che racconta di storie particolari nelle regioni più sperdute del Regno Unito, dai nomadi in Vespa ai cuochi delle isole.
  • Family Life: dai chip shop scozzesi ai film di Anthony Minghella, le famiglie italiane attraverso il paese
  • O.W., storie di prigionia, amore e cooperazione durante la guerra.
  • Dreams, sweat and and bricks, o di come settemila operai italiani che non parlavano una parola di inglese abbiano costruito una delle più grandi e riuscite comunità italiane all’estero.
  • 24hours London, un capitolo dedicato interamente dedicato alla comunità londinese, dai top manager della City, tra cui un direttore di Goldman Sachs, ad artisti come Antonio Pappano e Jack Savoretti, fino ai creativi e gli innovatori: ingegneri, parrucchieri e Sir.

Il web documentary consiste invece in una piattaforma web utilizza un insieme di materiale scritto, foto, video e grafica per raccontare le storie di Italians in the UK su una pagina dedicata del media partner National Geographic Italia. Il web documentary è differente da un reportage tradizionale corredato da una gallery, come questo, perché integra i diversi materiali in un insieme graficamente coerente e interattivo, molto più avanzato del sito che lo ospita. Alcune dimostrazioni di questo nuovo stile narrativo possono essere viste sul sito del New York Times, qui (sul Mar Cinese Meridionale) e qui (Russia tra San Pietroburgo e Mosca).

Il proposito è quello di combinare la qualità e lo spazio che un libro mette a disposizione, alla raggiungibilità e alla multimedialità del web.

 

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