Un passo indietro nella decisione di eliminare l’International Languages Extended Day Program dal York Catholic District School Board.
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Da “Corriere Canadese“
Durante l’ultima seduta del 29 giugno, il York Catholic District School Board (Ycdsb) ha confermato la sua decisione di “rinviare” la precedente proposta di eliminare l’insegnamento delle lingue straniere, l’International Languages Extended Day Program (Edp), da 23 delle sue scuole. Essenzialmente avevano già votato il 14 giugno, decretando la rottamazione del programma. Tuttavia, dopo le suppliche e le “trattative” dietro le quinte (accompagnate dalle richieste dei fiduciari Giuliani, Marchese, Mazzotta e Mc Nicol), il Consiglio ha mitigato la sua posizione.
Si è così optato per due diverse soluzioni: consentire in primo luogo il proseguimento del programma per questo anno scolastico 2016-2017 e, secondo, istituire un “Comitato Consultivo della Comunità” il cui compito sarà quello di garantire 1 milione di dollari entro il 20 dicembre 2016 – da fonti esterne al Provveditorato agli studi – al fine di consentire la continuazione del programma per i successivi quattro anni.
Per buona misura, l’architetto dietro a questo schema, il fiduciario Ferlisi, aveva inserito una mozione che richiedeva garanzie certe per questa somma, altrimenti alla successiva riunione del Consiglio, prevista per il 17 gennaio 2017, l’Extended Day Program sarebbe stato definitivamente eliminato dalla lista dei corsi offerti dal Ycdsb.
Ed ecco che un Provveditorato agli studi in possesso di un bilancio operativo di 585 milioni di dollari, ha previsto un deficit di 12 milioni di dollari per il prossimo anno fiscale.
È necessario allora che si risparmi in ogni modo e in ogni dove, quindi qualcuno ha pensato che i 300 mila dollari tratti dalla Edp sarebbero stati un buon inizio. Ma non ancora.
Il fiduciario Ferlisi ha infatti annunciato, tramite il suo sito web, di aver ritirato la sua mozione.
Il dibattito riprenderà nel mese di gennaio. Non sappiamo che cosa motivi il fiduciario Ferlisi. Lei scrive di aver sempre sostenuto la Edp, così come la sua collega, il fiduciario Ciaravella, ma nessuna delle due ha espresso preoccupazione per gli 8500 studenti iscritti all’Edp.
Quello che il Ycdsb ha collettivamente fatto è stato implicare il ministero dell’Istruzione nella sua decisione.
Hanno scatenato reazioni tra le persone d’affari con interessi politici partitici della Regione; sfidato – deliberatamente o involontariamente – gli mpp locali affinché intervenissero; provocato la sezione di Toronto del Partito democratico italiano per interporre le sue opinioni; richiesto ai funzionari dell’Ambasciata italiana e del Consolato di intervenire; provocato e fatto circolare critiche sulla professionalità dei loro partner di finanziamento, ovvero Centro Scuola, e provocato l’Associazione Maestri Cattolici affinché intervenisse nella questione.
Il Corriere Canadese approfondirà tutti questi fattori nelle prossime pubblicazioni, come richiesto dai nostri lettori.
Come loro, ci chiediamo se l’energia spesa per risparmiare 300 mila dollari non avrebbe potuto essere oggetto di un uso produttivo per migliorare la qualità dell’istruzione offerta ai nostri figli.
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