Un’importante riunione si è tenuta venerdì scorso, 29 gennaio, nella sede dellaComunità degli Italiani di Pola: argomento la valutazione dell’italiano nella maturità di stato in Croazia. Erano presenti la Preside della SMSI “Dante Alighieri” di Pola, Debora Radolovic, la Preside della SMSI “Leonardo Da Vinci” di Buie, Irena Penko, la Preside della SMSI di Rovigno, Ines Venier, il Preside della SMSI di Fiume Michele Scalembra, le Consulenti pedagogiche per le Scuole Italiane in Croazia, Patrizia Pitacco e Maria Bradanovic, il Titolare del Settore “Educazione e Istruzione” della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana, Corrado Ghiraldo e il Presidente della Giunta Esecutiva, Maurizio Tremul.
“Grazie ad un proficuo confronto – spiega oggi l’UI in una nota – si è deciso di non accettare la soluzione temporanea proposta dal Collegio dei Rettori della Croazia che consentirebbe di riconoscere l’italiano quale lingua straniera al posto dell’inglese”. L’Unione Italiana “continuerà a difendere la dignità della lingua italiana, richiedendo di considerare l’italiano come lingua materna, da affiancare, all’esame di maturità, a matematica e alla lingua straniera, così come avviene in Slovenia”.
Dalla riunione è emerso anche che l’UI richiederà presto un incontro con il nuovo Ministro della Scienza, dell’Istruzione e dello Sport della Repubblica di Croazia, Predrag Šustar, per affrontare questa fondamentale questione, unitamente alle altre che interessano le Scuole italiane. (aise)
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