Pubblica amministrazione: non c’è più tempo da perdere!

È inconcepibile che l’Italia maturi un ritardo nell’attuazione dei progetti di cui al PNRR con il rischio che le risorse fornite dall’Europa vengano bloccate. Il Paese, e la PA in primis, hanno bisogno di ossigeno, di lungimiranza e di piena valorizzazione del capitale umano, attraverso cui passano il futuro e la competitività dell’Italia. In questa prospettiva è prioritario che il MAECI si impegni in prima linea al fine di consentire la celere attuazione dei progetti e solleciti l’emanazione del provvedimento normativo, anch’esso legato agli attuativi del PNRR, che si sta facendo attendere da troppo tempo.
È pertanto prioritario che nel nuovo provvedimento ci sia spazio per le risorse umane del MAECI, grandi assenti nelle precedenti proposte normative in materia di PNRR, e che ci siano apposite disposizioni che diano valore a tutto il personale – in egual misura – sia esso di ruolo che a contratto. Infatti, sono molteplici le proposte confezionate e sollecitate al MAECI e alla politica dalla CONFSAL UNSA ESTERI, tutte orientate alla piena valorizzazione del personale e alla ottimizzazione delle sue potenzialità. Auspichiamo, dunque, che queste proposte trovino spazio nel prossimo decreto legge sulle assunzioni, ultima possibilità per salvare il futuro delle nostre sedi all’estero. Le proposte della CONFSAL UNSA in ambito di PNRR sono così riassumibili:
a) è inderogabile agire, in primis, con specifiche disposizioni riguardanti il personale di ruolo per prevedere dei correttivi a quanto sancito nella legge di bilancio sul fronte della revisione dei coefficienti di sede nonché delle provvidenze scolastiche, al fine di rendere realmente funzionali tali spettanze alle reali esigenze del personale, soprattutto in quei Paesi dove forte è la spirale inflazionistica;
b) è imprescindibile intervenire sulle risorse stanziate per il riadeguamento stipendiale del personale a contratto ai sensi dell’articolo 157 del dpr 18/67, che attualmente sono irrisorie rispetto all’effettivo fabbisogno, ma che sono determinanti per poter procedere all’attuazione dell’esercizio aumenti 2023. Consentire il riadeguamento stipendiale del personale a contratto, che da anni attende un riconoscimento del tutto legittimo, rappresenta il primo step per gli attuativi del PNRR, considerando che i lavoratori delle nostre sedi sono il primo interfaccia dell’Italia all’estero. Su questo punto abbiamo richiesto che il rifinanziamento non sia più previsto con un faticoso emendamento ad hoc nella legge di bilancio, ma che diventi obbligatorio per il MAECI.
c) è prioritario che vi sia la riproposizione del concorso ad hoc per il passaggio nei ruoli degli impiegati a contratto, di cui alla vecchia legge 442 del 2001, che consenta di immettere negli organici del MAECI personale già formato, competente e conoscitore delle lingue estere. Un valore aggiunto preziosissimo in una stagione di patologica penuria di personale nelle nostre sedi, che sta mettendo a serio rischio l’operatività delle medesime.
d) è necessario prevedere un ulteriore intervento in materia di formazione del personale – sia esso di ruolo che a contratto – che dovrà trovare spazio nel prossimo provvedimento normativo riguardante la PA, al fine di ottenere maggiori risorse ad essa destinate. Ciò dovrà avvenire in linea con i dettami della programmazione PNRR, segnatamente sul versante della digitalizzazione e della cybersicurezza.

La CONFSAL UNSA ESTERI ribadisce, ancora una volta, che non si possono costruire i grattacieli senza averne prima fortificato le fondamenta. Per perseguire ambiziosi progetti sul
fronte economico e geopolitico è essenziale dare la giusta rilevanza alle risorse umane che costituiscono il pilastro del nostro Paese all’estero. Il PNRR rappresenta l’ultima spiaggia per invertire la rotta di disattenzione in atto da anni nei confronti dei dipendenti del MAECI.

CONFSAL UNA Coordinamento Esteri

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