“Sindrome del Grinch” – Nel 78% dei casi, il Natale è sinonimo di grande stress

Scadenze imminenti e carichi di lavoro alle stelle (39%), una situazione familiare complessa (39%) e quei “parenti serpenti” con cui dover condividere la tavola (36%): ecco perché il Natale non piace a tutti.

Le vie si vestono a festa, gli alberi si accendono e nei gruppi di messaggistica istantanea si parla solo dell’ennesima cena da organizzare: eccoli, sono loro quei segnali che indicano solo una cosa, il Natale sta arrivando. Qualcuno storce il naso al solo pensiero di quella giornata e vorrebbe scappare in capo al mondo dall’Immacolata all’Epifania, altri tornano bambini e trasformano la casa in un luna park di luci, palline colorate e corone di aghi. A Natale si formano due schieramenti: c’è chi lo ama (42%) e chi è un po’ Grinch (58%), ma in fondo quasi tutti sono più stressati del solito. Questo quanto emerge dalla recente indagine di MioDottore – piattaforma leader in Italia e nel mondo specializzata nella prenotazione online di visite mediche e parte del gruppo DocPlanner – che ha voluto indagare le sensazioni che le festività più vorticose del calendario generano nel cuore degli italiani e osservare come queste si siano modificate nel corso degli anni.

Ecco perché lo “stressometro” del 78% degli italiani impenna proprio a Natale

Quando i panettoni svettano fieri nei supermercati e le Christmas carols più famose risuonano in ogni dove, c’è un 42% degli italiani che diventa felice in modo contagioso: sono loro i veri amanti del Natale. Poi ci sono quelli che “ci vediamo all’Epifania”, vuoi perché fanno parte degli indecisi che oltre alla lista dei regali hanno sempre appresso anche quella dei pro e dei contro delle festività (40%) o perché non riescono proprio a sopportare lo spirito natalizio che si respira in ogni angolo (18%). A prescindere dallo schieramento cui si appartenga, quello che è certo è che questo momento dell’anno è una fonte di stress per il 78% degli italiani.

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