Dal primo rapporto sullo “Stato delle risorse idriche globali” dell’Organizzazione meteorologica (Wmo) si evince che alluvioni e siccità sono conseguenze del riscaldamento globale.
Tra il 2001 e il 2018, il 74% di tutti i disastri naturali sono stati corrolati all’acqua. Nel 2021, contemporaneamente, le aree del mondo in cui le portate dei corsi d’acqua sono rimaste sotto la media degli ultimi trent’anni sono state il doppio rispetto a quelle risultate superiori. Inondazioni e siccità sono due facce dello stesso fenomeno: il riscaldamento globale. Lo rivela il primo rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo), The State of Global Water Resources. L’Organizzazione meteorologica mondiale afferma che 3,6 miliardi di persone nel mondo non hanno acqua a sufficienza per almeno un mese all’anno e si prevede che tale numero salirà a 5 miliardi entro il 2050. Le zone nelle quali lo stoccaggio di acqua sulla terraferma è diminuito rispetto alla media ventennale 2002 – 2020 sono più estese rispetto a quelle in cui è aumentato.
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