Mettere a punto nuove linee guida per la profilassi e la cura di una nuova malattia che sta colpendo una delle fasce più deboli della popolazione, i bambini. Questo è l’obiettivo dell’incontro intitolato “Nuova epatite pediatrica, lavorare insieme per la prevenzione”, realizzato lo scorso 27 giugno sulla piattaforma Zoom.
L’evento è stato organizzato e promosso da Etica, ente del terzo settore che sostiene e realizza progetti socialmente utili in difesa dei diritti umani e civili, e in particolare, dei bambini. Fondata nel 200, ha ricevuto il riconoscimento di una permanente senza scopo di lucro organizzazione da parte del governo italiano. Tra le principali attività svolte dall’associazione annoveriamo anche: la promozione di un disegno di legge contro lo sfruttamento dell’accattonaggio minorile, la proposta di legge che oggi persegue i crimini di pedofilia commessi da italiani in territorio straniero, e interventi per proteggere i bambini della Mongolia.
Al convegno, moderato da Valentina Arcovio, giornalista scientifica presso 30 Science Communications, hanno partecipato oratori di alto profilo e rappresentanti di numerose istituzioni nazionali, tra cui Giovanni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Giuseppe Indolfi, Pediatra in Epatologia presso l’Ospedale Meyer dell’Università di Firenze, membro del gruppo di lavoro sulle epatiti della Società Italiana di Pediatria, Massimo Galli, già direttore del reparto malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano.
L’obiettivo principale della conferenza è quello di sviluppare pratiche per proteggere le fasce più deboli e indifese della popolazione, creando una serie di iniziative e incontri tematici di dialogo e condivisione che possano coinvolgere esponenti primari nel campo scientifico ed epidemiologico.
Tale obiettivo è stato raggiunto con la creazione di un manifesto, che tutti possono firmare e condividere su Change.org (https://chng.it/4m96G7HN ).
L’evento ha ricevuto molto interesse pubblico ed è stato seguito da numerose testate nazionali einternazionali, interessate a far luce su questo tema cruciale per il nostro presente.
Ogni vita deve essere rispettata e salvaguardata. Per questo motivo, la cooperazione tra specialisti e istituzioni nel settore medico-sanitario potrebbe portare, di nuovo, laare alla creazione di procedure di intervento
che potrebbero aiutare a salvare molte piccole vite e prevenire la diffusione di un nuovo evento epidemiologico che potrebbe cambi nostra storia comune
Nuova epatite infantile: lavorare insieme per la prevenzione

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