È un ticinese il nuovo direttore artistico delle Giornate di Soletta

Il comitato delle Giornate di Soletta ha eletto il regista Niccolò Castelli quale nuovo direttore artistico a partire dal 1. agosto 2022. In questa posizione, egli sarà responsabile della gestione concettuale, dei contenuti e del design nelle aree del programma, della comunicazione e dei media, e contribuirà anche a formare la direzione strategica del festival. Niccolò Castelli, unitamente alla direttrice amministrativa Monica Rosenberg, formerà la nuova cogestione nel sistema di direzione duale. 

Il cineasta ticinese ha studiato a Bologna e Zurigo, dove ha conseguito un master in cinema alla ZHdK nel 2008. Niccolò Castelli vanta un’esperienza diversificata e una buona rete nell’industria cinematografica. Oltre alla sua attività principale come regista e sceneggiatore indipendente di cortometraggi, documentari e lungometraggi, produce regolarmente per la RSI Radiotelevisione svizzera. È anche attivo da anni nella politica cinematografica svizzera. Castelli attualmente dirige la Ticino Film Commission, attività che parallelamente continuerà a portare avanti. È membro del consiglio di ARF/FDS (Associazione svizzera regia e sceneggiatura film) e di SUISSIMAGE (Cooperativa svizzera per i diritti d’autore nelle opere audiovisive), nonché di varie altre associazioni legate al settore. Può contare su una solida rete di professionisti di tutti i campi cinematografici e unisce i diversi interessi dei vari attori del settore. Niccolò Castelli parla correntemente italiano, francese, tedesco e inglese.

Anche a Soletta Niccolò Castelli non è un volto sconosciuto. Il suo ultimo lungometraggio «Atlas» ha aperto la 56esima edizione delle Giornate di Soletta. Prima ancora, ha fatto parte per due volte del comitato di selezione del programma di film. La direzione e il comitato non vedono l’ora di collaborare con lui.

Riguardo al suo lavoro futuro, Castelli afferma: «Oltre al mio lavoro di regista, sono sempre stato impegnato nello sviluppo e nella promozione della settima arte nel nostro Paese. Come regista, conosco i sogni e le preoccupazioni di chi vive sul set – portare questa visione a Soletta è per me una sfida affascinante. Èun grande onore essere coinvolto nel più importante evento nazionale dedicato interamente al cinema svizzero.»

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