L’annosa questione della tassazione sulla “prima casa” degli italiani residenti all’estero è stato l’argomento principale dell’Audizione con rappresentanti dell’ANCI avvenuta oggi in seno al Comitato permanente sugli Italiani nel Mondo e la promozione del sistema Paese.
È stato un proficuo scambio di opinioni ed informazioni. Non potevamo naturalmente aspettarci, da parte dell’ANCI, risposte definitive ed esaurienti ad una problematica dai risvolti assai complessi, ma penso che l’autorevolezza dei nostri interlocutori, in primis del capo della delegazione, il Dott. Guido Castelli, Sindaco di Ascoli Piceno, sia garanzia di future iniziative di collaborazione per mettere a fuoco l’intera problematica e cercare insieme possibili soluzioni.
Ho molto apprezzato, intanto, la disponibilità dell’ANCI ad affrontare nel suo complesso la questione della tassazione degli immobili posseduti in Italia da cittadini italiani residenti all’estero pur tra le tante difficoltà rappresentate dal quadro normativo di riferimento e dalla situazione finanziaria in cui versano molti comuni. Restano tuttavia alcuni margini di manovra a cui i Comuni possono ricorrere, nell’ambito della loro autonomia impositiva, per stabilire, in via regolamentare, tariffe agevolate per particolari categorie di contribuenti, quali, appunto, gli Italiani all’estero: potrebbe essere questa – ho suggerito – la strada per venire loro incontro nelle more di uno sgravio fissato a norma di legge.
Con vari accenti e diverse sfumature tutti i Deputati presenti hanno ribadito l’urgenza di dare una risposta alle richieste dei nostri emigranti che sulla questione della tassazione della loro casa in Italia si sentono discriminati e ingiustamente penalizzati: la casa costruita in Italia con l’intenzione di passarvi le ferie estive e, forse, la vecchiaia, è il vincolo che li tiene fermamente legati alla comunità e al territorio che li ha visti nascere, un vincolo che è interesse degli stessi comuni mantenere ed anzi coltivare anche per i benefici di ordine economico che da esso possono derivare. Personalmente ho voluto ricordare come, paradossalmente, in molti paesi, rimasti quasi completamente svuotati dalle varie ondate migratorie, i maggiori contribuenti alle casse del comune siano proprio gli italiani residenti all’estero, senza peraltro che essi godano di alcun servizio.
I numerosi quesiti, le proposte e le osservazioni emerse nel corso degli interventi saranno oggetto di un appunto/promemoria che il Presidente del Comitato, On. Fabio Porta, invierà ai nostri interlocutori per discuterne in dettaglio in una prossima audizione.
L’audizione odierna con i rappresentanti dell’ANCI mi conferma nell’impegno – mio personale, ma penso di interpretare anche i sentimenti dei miei colleghi – a tenere vivo l’interesse delle istituzioni su queste istanze fino al raggiungimento di risultati soddisfacenti.
On. Alessio Tacconi – Membro della Commissione Affari Esteri e Comunitari
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