Stato d’emergenza a Lampedusa

Attualmente, ci sono 6.762 migranti presenti a Lampedusa, di cui la maggior parte si trova nell’hotspot e molti altri si sono dispersi in vari punti dell’isola, soprattutto nel molo Favarolo.

Il consiglio comunale di Lampedusa ha dichiarato lo “stato di emergenza” a seguito dell’onda di sbarchi di migranti sull’isola. Questa decisione è stata annunciata dal sindaco Filippo Mannino dopo che un gruppo di residenti di Lampedusa ha tenuto un sit-in di fronte al Municipio e ha partecipato a una seduta del consiglio comunale, dove erano all’ordine del giorno diversi punti importanti. Il sindaco Mannino ha dichiarato: “Oggi il consiglio comunale ha proclamato lo stato d’emergenza. Stiamo ribadendo ciò che abbiamo richiesto per mesi, cioè trovare alternative al passaggio delle navi nell’isola, oltre a chiedere aiuto e sostegno per un’isola che è stata sotto una pressione molto forte in questi mesi.” Attualmente, ci sono 6.762 migranti presenti a Lampedusa, la maggior parte dei quali è nell’hotspot, mentre altri si trovano in gruppi in vari luoghi dell’isola, con una concentrazione particolare nel molo Favarolo. Dall’inizio dell’anno, sono arrivati 42 barconi sull’isola, trasportando un totale di 1.849 persone.

Mannino ha sottolineato che la priorità in questo momento è quella di trasferire tutti i migranti arrivati nelle ultime 36 ore, i quali hanno messo a dura prova il sistema di accoglienza e soccorso. La procedura di trasferimento è stata avviata e funziona: questa mattina sono stati trasferiti 900 migranti, e altri 750 partiranno questa sera. Tuttavia, Mannino ha evidenziato che il governo deve intervenire con soluzioni strutturali dopo questa fase, mettendo in rada delle navi che possano soccorrere e assistere queste persone e trasferirle immediatamente sulla terraferma, come avveniva con l’operazione Mare Nostrum. Il sindaco ha ribadito che Lampedusa, essendo un territorio limitato, non è in grado di far fronte a questa enorme richiesta di aiuto. Negli anni passati, l’isola ha dimostrato solidarietà e accoglienza, ma ora è esausta e non dispone delle strutture e della logistica necessarie per affrontare questa situazione.

Nel frattempo, domani a Lampedusa ci sarà il lutto cittadino in seguito alla morte di un neonato di 5 mesi, avvenuta la scorsa notte. Il piccolo, insieme ad altre persone, è finito in acqua durante le caotiche operazioni di sbarco di 46 migranti soccorsi dalla motovedetta della Guardia Costiera. Le campane suoneranno a lutto, e dalla chiesa di San Gerlando fino al lungomare ci sarà una marcia silenziosa per sensibilizzare politici e opinione pubblica su questa ennesima tragedia.

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