Il testamento di Majorana trovato in una borsa in Spagna

Una strana storia collegherebbe con un filo invisibile Ettore Majorana, il noto fisico italiano scomparso in circostanze misteriose nel 1938, Sandro Pelizza deceduto l’anno scorso all’età di 87 anni ed il giovanissimo Oscar Valente che nel 2021 avrebbe costruito una strana macchina in base proprio agli studi di Majorana e Pelizza.

Ettore Majorana è stato un fisico italiano nato nel 1906 e scomparso misteriosamente nel 1938. Ha studiato a Bologna e successivamente ha lavorato a Roma e a Zurigo. È stato uno dei principali teorici della meccanica quantistica e ha portato importanti contributi nella teoria dei fermioni e dei neutrini. Nonostante la brevità della sua carriera scientifica, il suo lavoro è stato molto influente e ha continuato ad essere sviluppato anche dopo la sua presunta morte. La sua scomparsa improvvisa e misteriosa ha alimentato molte teorie del complotto e rimane un mistero a tutt’oggi irrisolto.

Sandro Pelizza, invece, è un signore che afferma di avere avuto un rapporto di collaborazione e di amicizia con Ettore Majorana dopo il 1938. Se questa cosa si dimostrasse vera significherebbe che Ettore Majorana sarebbe vissuto a lungo dopo la sua scomparsa e avrebbe probabilmente prodotto ancora un bel po’ di materiale interessante sulla vera natura della materia, dell’energia e di tutto ciò che ci circonda. Sandro Pelizza, sulla base delle indicazioni di Majorana, sosteneva di avere costruito una strana macchina, una sorta di cubo perfetto di mezzo metro di lato, con degli apparati all’interno sconosciuti che avrebbero consentito di agire sulla materia in modo sorprendente.

Questa macchina, infatti, a detta di Pelizza poteva trasmutare la materia, riscaldarla con pochissima energia, annichilirla completamente ma poteva anche ringiovanire le cellule umane. Affermazioni che ovviamente sono sempre state completamente ignorate dalla comunità scientifica in quanto una macchina del genere violerebbe tutti i principi più elementari consolidati della fisica e della chimica moderne.

La macchina gli venne sequestrata e Pelizza fu costretto ad andarsene. Durante la sua esistenza ne costruirà più di una, ed ogni volta finirà nello stesso modo: misteriosi agenti in borghese arrivano sul più bello e gliela portano via.

Passerà 11 anni in esilio in Spagna per via di quello che sta facendo, ma nel 2019 succede qualcosa di interessante. Un ragazzo italiano, Oscar Valente ovvero il terzo protagonista di questa storia, un giovane con la passione per la fisica e per la vita di Majorana, contatta Pelizza perché vuole provare a costruire lui stesso la misteriosa “macchina di Majorana”. Come da copione arriva quasi alla fine del lavoro (ci sono i video che confermano che qualcosa ha costruito) quando dei misteriosi signori gli portano via tutto senza dare spiegazioni.

Molti mettono in dubbio la storia della macchina e del fatto che Sandro Pelizza abbia davvero avuto contatti con Majorana. Ma a Maggio dello scorso anno accade un plot-twist davvero inaspettato. Sandro Pelizza è già morto da qualche mese quando un signore spagnolo contatta Paolo Pelizza, il figlio di Sandro, dicendo che ha delle cose di suo padre che vorrebbe consegnargli. Paolo contatta Oscar Valente, il ragazzo che aveva costruito la macchina, chiedendogli di accompagnarlo in Spagna per recuperare le cose di suo padre. Oscar accetta volentieri e in un Hotel vicino a Barcellona ricevono dall’amico spagnolo di Sandro un borsone con dentro le sue cose.

Tra le varie cose c’è il testamento olografo di Ettore Majorana che nomina Sandro Pelizza suo erede universale. Boom! Se il testamento risultasse autentico, e ad una prima analisi grafologica lo sembra a tutti gli effetti, la figura di Pelizza potrebbe venire riscattata da anni di derisione e persecuzione. Due notai hanno affermato che il testamento è valido e siamo in attesa della perizia calligrafica ufficiale, fatta da una grafologa forense, che se ne confermasse l’autenticità confermerebbe di riflesso altre due cosette veramente interessanti: Sandro Pelizza ed Ettore Majorana erano realmente amici e quest’ultimo il 7 dicembre 2001, data riportato sul testamento stesso, era vivo e vegeto!

E si saprebbe anche con precisione, dove sarebbe stato in tutto questo tempo perché è riportato nel testamento stesso.

Mario Cecchini

Scopri di più da L'altraitalia

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading