Il Comitato Cittadino di Winterthur, organismo di rappresentanza delle Associazioni Italiane di Winterthur, ha seguito con minuzioso interesse le votazioni dei Comites del 03/12/2021 e le relative procedure che hanno portato all’elezione dei 18 Consiglieri della rispettiva circoscrizione consolare. Sull’esito del voto e dell’esercizio elettorale circoscrizionale, in una recente riunione di segreteria il Comitato Cittadino ha trattato il tema e ha deliberato quanto segue:
“visionando la documentazione, compreso il verbale della prima riunione d’insediamento del 15/12/2021 del Comites di Zurigo, dagli atti in nostro possesso, abbiamo appreso delle irregolarità avvenute durante lo spoglio delle schede elettorali alla presenza del Comitato Elettorale Circoscrizionale (CEC). Tanto é vero che, mentre stiliamo la presente nota é ancora riscontrabile, sulla pagina dell’Ambasciata e del Consolato di Zurigo, la dicitura “risultato provvisorio”. A sostegno di questa tesi risulta a chiare lettere una precisazione del Ministero, interpellato alcuni giorni prima dello spoglio: in merito, si rappresenta che in ambito di scrutinio non possono essere stabiliti criteri valutativi da fornire al Presidente del seggio (quello che purtroppo é avvenuto in sede di scrutinio). Inoltre, in un secondo passaggio il Ministero precisa: il voto correttamente espresso desume la volontà effettiva dell’elettore ed é da ritenersi valido (anche questo non é avvenuto, visto che sono state accantonate 104 schede appartenenti alla lista il “PONTE” che, di conseguenza, ha falsato la distribuzione dei seggi e dei consiglieri). La lista il “Ponte” é stata quindi costretta a ricorrere al TAR del Lazio affinché venga riconosciuta la chiara volontà degli elettori.
Come Comitato Cittadino di Winterthr riteniamo che sia deprorevole e offensivo, nella forma e nel merito, quanto avvenuto nella ripartizione dei seggi e dei consiglieri, visto lo stravolgimento del risultato. Così comé è contestabile la decisione assunta dai consiglieri di una pseudo maggioranza, che, non osservando i dettami di legge, hanno, nella prima riunione, stabilito con il voto l’ineleggibilità di due consiglieri della Lista “IL PONTE” solo perché questi hanno il torto di essere volontari al servizio della Comunità. Nonostante le giustificazioni e la documentazione prodotta dai due consiglieri interessati, anche nella seconda riunione, convocata in modalità straordinaria, per discutere proprio dell’ineleggibilità dei due Consiglieri della “lista il Ponte”, il verdetto è stato riconfermato. Tra l’altro, paradossalmente, entrambi gli interessati erano già membri nella precedente legislatura, uno dei quali risiede proprio a Winterthur, dunque, un nostro diretto rappresentante.
Per queste ragioni, il Comitato Cittadino di Winterthur ritiene opinabile il comportamento e le decisioni dei 10 Consiglieri di una pseudo maggioranza del Comites di Zurigo. Il loro agire é in forte contrasto con la normativa vigente “Legge 286/2003 e del relativo regolamento 395 del dicembre 2003” e, ancor di più, con la “Legge 152/2001 Art.6”.
Cosiderato che i risultati elettorali sono ancora provvissori, il Comitato Cittadino chiede al Consolato Generale di Zurigo, così come all’Ambasciata Italiana a Berna, nonché al Ministero preposto e al CGIE, quanto durerà questa provvissorietà e quando si potrà fare finalmente chiarezza sull’intera, inaccetabile, vicenda. Il TAR del Lazio dovrà pronunciarsi per definire:
- la corretta distribuzione dei seggi e dei Consiglieri.
- sull’ineleggibilità dei due Consiglieri eletti nella “Lista il Ponte”
Va da sè che quanto é successo durante l’intera fase elettorale ha fatto perdere credibilità sia nei confronti del Comites (come istituzione), sia nei confronti delle Autorità che avrebbero dovuto vigilare, ma non lo hanno fatto. Il mancato conteggio delle schede valide e non convalidate, é un fatto grave e senza precedenti. Pertanto, il Comitato cittadino di Winterthur, fino a quando non sarà risolta la questione, non riconosce la legittimità di questo Comites. La democrazia é fatta di regole che determinano le maggioranze e le minoranze nell’urna, se si seguono altre strade, non é più democrazia ma dittatura.
Per concludere, ricordiamo anche che, l’art. 1 della Legge 286/2003 al comma 1 precisa: in una stessa circoscrizione consolare possono coesistere più Comites ove risiedono almeno 3mila connazionali iscritti all’Aire. Visto quanto accaduto, e se non subentrano elementi risolutivi alle vicende esposte, non é esclusa la richiesta di un nuovo Comites nella nostra ex circoscrizione consolare (ricordiamo che la nostra circoscrizione era già attiva con un proprio Comites fino alla metà del 1997 e che vi risiede una popolazione di oltre 13mila connazionali, molto al di sopra dei 3mila richiesti dalla Legge 286/2003)”.
Il Comitato Cittadino di Winterthur
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