Nissoli (FI) – In DEF non una parola sugli italiani all’estero

“Non una parola sugli italiani all’estero”, con “l’Italia o meglio il governo, e lo dico da eletta all’estero, che non ha ancora capito la grande potenzialità degli italiani che vivono fuori dai confini nazionali”. Lo ha affermato, intervistata da Askanews, la deputata di Forza Italia Fucsia Nissoli Fitzgerald, eletta nella ripartizione Estero circoscrizione America settentrionale e America centrale. L’esponente azzurra ha sottolineato che i problemi e le polemiche che stanno investendo il governo impegnato nella impostazione del Def (base della prossima manovra di bilancio) non nascono tanto dai progetti messi in campo dall’esecutivo quanto dalle “dichiarazioni, poco costruttive, che esponenti della maggioranza hanno fatto, arrivando persino ad ipotizzare una uscita dall’euro”. Di fronte ad un quadro del genere “Forza Italia lavora per rilanciare il Paese in maniera forte sullo scenario economico internazionale”.

Domanda: Le contestazioni al Def e di conseguenza alla manovra, e ai numeri che potranno essere indicati, rischiano di mettere in difficoltà il nostro Paese, al di là dei rapporti con l’Ue, nelle relazioni internazionali? Rischiano di indebolire – al di là dello spread, del deficit, degli investimenti annunciati o meno – il ruolo del Paese nei consessi (decisori) internazionali?

Nissoli Fitzgerald: “Allo stato attuale bisogna rilevare che ciò che ha avuto più impatto è stato non tanto la contestazione ai progetti del Governo ma le dichiarazioni poco costruttive che esponenti della maggioranza hanno fatto arrivando persino ad ipotizzare una uscita dall’euro. L’articolo 81 della Costituzione recita: “lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico. Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali”. Non entro nel merito ma vorrei far notare che piuttosto che spendere tutte queste energie per attaccare l’Ue, il Governo farebbe meglio a spiegare perché ricorre all’indebitamento e se questo sarà produttivo per il Paese, cioè se rimane fine a se stesso per propaganda elettorale oppure se è finalizzato ad attivare un percorso virtuoso di crescita che potrebbe rassicurare i mercati e dare più credibilità all’Italia sul piano internazionale. Poi, mi preme rilevare, come deputata eletta all’estero, che non ho sentito nessuna parola sugli italiani all’estero e sui necessari provvedimenti di riforma anche fiscale, come la tassazione sulla casa, che sanerebbero una ingiustizia fiscale che dura da troppo tempo e che vede chi risiede all’estero discriminato rispetto a chi risiede in Italia: sono entrambi cittadini italiani a tutti gli effetti! Lo sgravio fiscale sulle imposte sulla prima casa anche per gli italiani all’estero favorirebbe sicuramente il turismo di ritorno con l’innesco di un meccanismo virtuoso di crescita economica soprattutto al Sud”.

Domanda: Quale dovrebbe essere la strada dell’Italia – considerando anche le difficoltà economiche – per mantenere un ruolo significativo in ambito mondiale?

Nissoli Fitzgerald: “L’Italia o meglio il Governo, e lo dico sempre da eletta all’estero, non ha ancora capito la grande potenzialità degli italiani che vivono fuori dai confini nazionali, che se opportunamente integrati nel Sistema Italia nel mondo, potrebbero dare un contributo notevole allo sviluppo della madrepatria. In Nord America molti imprenditori di origine italiana o italiani sarebbero disposti ad investire in Italia, ma non ci sono politiche capaci di attirare la loro attenzione. Questo sarebbe già un primo passo significativo che darebbe ancora più slancio al valore del Made in Italy”.

Domanda: In prospettiva, quale dovrebbe essere la ricetta di Forza Italia per rimanere un punto di riferimento della società italiana?

Nissoli Fitzgerald: “Forza Italia lavora per creare sviluppo e benessere per tutti e per garantire quelle condizioni di libertà di impresa che, nell’ambito della sostenibilità, possono rilanciare il Paese in maniera forte sullo scenario economico internazionale facendo leva su quella capacità tutta italiana di inventiva ed innovazione che trova terreno fertile nel nostro substrato culturale”.

 

 

 

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