Elezioni politiche 2018 – Toni Ricciardi – Candidato alla Camera dei Deputati nella Circoscrizione Estero (Europa)

Sono uno storico delle migrazioni presso l’Università di Ginevra. Ho appena compiuto 40 anni e sono figlio di Rosina (ex operaia) e di Salvatore (ex muratore). Le mie origini sono irpine, vengo da un pezzo d’Italia che è noto per un triste evento, il terremoto del 1980.

Sono arrivato in Svizzera, a Baar (ZG), nell’agosto del 1978, a soli 8 mesi. Fino ai 4 anni ho vissuto nell’ombra, ero un bambino clandestino. Nel 1992, dopo aver frequentato le scuole dell’obbligo, i miei decisero che fosse giunto il momento di rientrare in Italia.

Mi sono laureato in Scienze Politiche all’Università di Napoli l’Orientale, con una tesi intitolata “L’etica del sacrificio. L’emigrazione nel paese della cioccolata”. Già dal titolo, potete immaginare come la mia e la nostra esperienza da migranti abbia segnato tutta la mia esistenza.

Qualche anno dopo, ho vinto un dottorato di ricerca in storia che si è concluso nel 2010 con una tesi che, ancora una volta, si è occupata di italiane e italiani in Svizzera e di una delle storiche associazioni dell’emigrazione italiana, la Federazione delle Colonie Libere. Nel 2011 ho ottenuto una borsa di ricerca che mi ha dato la possibilità di lavorare all’Università di Ginevra, di ritrasferirmi in Svizzera e di trasformare un pezzo della mia vita e una passione profonda in una professione.

Da oltre 15 anni perseguo l’intento di raccontare la nostra storia. Se l’Italia è rinata dalle ceneri della seconda guerra mondiale, lo deve soprattutto alla sua emigrazione. È questa una delle maggiori motivazioni che mi spinge nelle mie ricerche. Le rimesse, prodotte da tante e tanti di voi, dai vostri genitori o nonni, rappresentano il vero miracolo economico.

Ho alle spalle più di 20 anni di militanza politica e oggi sono pronto a gettare il cuore oltre l’ostacolo con l’intento di pretendere la giusta riconoscenza, il ruolo che spetta ad una storia che è stata scritta da voi e che viene scritta oggi dalle nuove mobilità, dalle italiane e dagli italiani che scelgono ancora l’Europa.

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