Gli effetti collaterali della Brexit per la comunità italiana

NE DISCUTE LA UIM IN EUROPA

Come ha affermato a caldo Carmelo Barbagallo segretario generale della UIL, dopo aver conosciuto il risultato del referendum sulla Brexit, “l’uscita della Gran Bretagna dall’Europa è un risultato negativo, ma ci sono ancora due anni di tempo, prima che questo esito si concretizzi, per evitare un disastro totale”.

Tuttavia – vista la reazione del Parlamento europeo e le pressioni di importanti leader europei sul Regno Unito per una sua veloce uscita dall’Unione Europea – è possibile che i tempi per una conclusione della Brexit siano molto più brevi dei due anni previsti dall’articolo 50 del Trattato di Lisbona in caso di uscita di un Paese dall’UE. Per evitare che questa possibilità ed il “disastro totale”, paventato dal Segretario generale della UIL, ci trovi impreparati è stata convocata, per il prossimo 6 luglio, una riunione straordinaria del Coordinamento europeo della UIM in cui si vaglieranno le nuove situazioni – ovvero gli effetti collaterali della Brexit a livello amministrativo e previdenziale – che si prospetteranno, come futuri cittadini extracomunitari, per la numerosa comunità italiana già residente in Gran Bretagna e per quanti vorranno ancora recarvisi per motivi di lavoro o di studio.

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