Falsi pensionati all’estero truffano l’INPS

I truffatori si avvalevano di soggetti che per poche migliaia di euro accettavano ruoli fittizi in società create ad arte, al solo scopo di truffare l’Inps.

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Di Franco Esposito per “Gente d’Italia”

Italtruffe all’opera, bersaglio l’Inps, l’istituto nazionale di previdenza. Maxi truffa, l’obiettivo centrato in pieno. L’Inps colpita al cuore, innanzitutto un danno economico di diciassette milioni di euro. Soldi sottratti allo Stato, che ha chiesto da tempo all’ente di avviare l’operazione recupero dei quattrini finiti all’estero”.

“Portati e spesi lontano dall’Italia da pensionati privi del requisito essenziale per incassare l’importo della pensione. Ovvero non in possesso della stabile residenza. Si fingevano infatti tutti residenti, ma vivevano all’estero.
La dimensione è davvero maxi. 511 le persone denunciate, distribuite, pescate con le mani nel sacco in diciannove regioni italiane e ottantuno province. Il marcio italiano.

Il semplice ingegnoso marchingegno consentiva loro di riscuotere illecitamente l’emolumento assistenziale attraverso l’accredito sul conto corrente. Una riscossione illegittima, in aperta violazione della legge.
Come variazione sul tema, il ritorno saltuario in Italia, con lo scopo di prendere e tornare immediatamente all’estero.
Il perfido giochino è stato scoperto dalla Guardia di Finanza. In particolare dal Nucleo Speciale Opera Pubblica e Repressione Fondi Comunitari. Le Fiamme Gialle hanno sviluppato l’indagine sulla base dei dati forniti dall’Inps. Un’analisi di rischio e coordinamento di una compless

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