Insediamento nuovo CGIE

Il Maeci (Ministero Affari Esteri Cooperazione Internazionale) continua a deludere noi italiani nel mondo, nonostante l’enorme ricchezza che produciamo per l’economia Italiana dobbiamo continuare a subire proposte indecent e fuori luogo, come quella di far slittare l’insediamento del nuovo CGIE in autunno. Proposta inaccettabile e assurda. Fatta questa piccola premessa, entro nel vivo del presente comunicato per la quale esprimo rammarico per la decisione assunta dal Maeci, che è quello di far insediare il nuovo CGIE solamente in autunno, non nei 45 giorni successivi previsti dalla normativa al termine delle votazioni paese che si sono concluse entro il 22 aprile 2022. Normativa valida per tutte le Amministrazioni pubbliche che si rispettano e non si capisce perché per il Cgie dev’essere diverso. Insediarsi in autunno significa riprendere i lavori veri e propri del nuovo CGIE la prossima estate, prendendo in considerazione la pausa elettorale per eleggere il nuovo Parlamento a inizio 2023, pausa che dura non meno di sei mesi, esperienza insegna. Siccome le problematiche degli Italiani nel mondo si accumulano sempre più e non possono più aspettare, questa comunicazione diventa scellerata solo a pensarla, immaginiamoci a praticarla. Ovviamente il presente appello è rivolto in primis ai 5 eletti della Svizzera: Ricciardi, Rauseo, Nesti, Schiavone e Sorce, affinché si facciano portavoce con tutti gli altri eletti nel mondo e sollecitino il Maeci di anticipare l’insediamento al massimo entro il 20 giugno 2022 dando lo spazio necessario alle votazioni Amministrative e Referendum in Italia e solo Referendum nella circoscrizione estera. Spero nella sensibilità e responsabilità dei 5 eletti in Svizzera a seguito del nostro consenso elettorale e ne fanno tesoro nei luoghi a loro preposti. Attraverso loro: Ricciardi, Rauseo, Nesti, Schiavone e Sorce, ma anche noi stessi come Comites o persone impegnate, facciamo arrivare chiaro e forte il nostro grido d’allarme per la risoluzione delle tante pendenze che tutti noi e la Collettività ci attendiamo dal Maeci. Il primo ostacolo da rimuovere è ovviamente il personale impiegato nelle sedi diplomatiche italiane nel mondo, con un sotto/organico così marcato a fronte dell’aumento degli iscritti all’Aire è impossibile reggere alle richieste della nostra Comunità per quando riguarda l’erogazione dei servizi. Sotto l’aspetto dei servizi consolari e mio desiderio ringraziare tutto il personale addetto, che nonostante la precarietà nella quale operano c’è tanta volontà di fare il proprio dovere. A tutti voi infinitamente Grazie. Il tema dei servizi consolari e il tema maestro dei problemi degli Italiani nel mondo, risolto questo problema, a cascata, possiamo seguire e risolvere anche tutti gli altri, che in questo comunicato mi limito a non evidenziarli, ma se si rende necessario non esiterò a ricordarli. Un altro tema d’attualità di questo momento nella circoscrizione estera è la poca informazione sui Referendum in votazione il 12 giugno 2022. A un mese dalla ricezione del plico da parte dei Consolati, il 99% degli aventi diritto di voto non sanno ancora come comportarsi. Al Maeci desidero ricordare che, anziché proporre l’insediamento del CGIE in autunno, siete invitati a insediarlo il più presto possibile, come precisato all’inizio di questo comunicato, impegnatevi invece a farci avere informazioni sui Referendum da votare, attraverso gli organismi ufficiali che poi sono i Comites. Poi non lamentatevi se la partecipazione degli Italiani della circoscrizione estera è sempre al di sotto delle vostre aspettative. Cari Consiglieri eletti in territorio Elvetico, contiamo sulla vostra capacità di fare sintesi costruttiva nel far ragionare il Maeci. Ricevere una nuova batosta istituzionale come Italiani nel mondo, non sembra un buon biglietto da visita per nessuno, Maeci, Cgie, Comites e altro ancora.

Ticchio Giuseppe componente eletto nel Comites di Zurigo che rispondo alle sollecitazioni dei propi elettori. Nonché Presidente della Federazione Lucana in Svizzera.

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