Il commento dell’Inas Cisl Uk – Un’analisi degli esiti del voto del 4 marzo

Di seguito la nota di commento dell’Inas Cisl in Gran Bretagna sull’esito di questa tornata elettorale:

“Il Movimento 5 Stelle si afferma come primo partito italiano guadagnando circa il 32.6% dei voti. La crescita appare nettamente associata alle provincie italiane che presentano un tasso più alto di disoccupazione (analisi Cise). Nelle regioni meridionali il Movimento Cinque Stelle ha stravinto, affermandosi il primo partito e superando in molti casi il 40% (si pensi che in Campania ha raggiunto la maggioranza assoluta dei consensi).

Salvini, con la sua Lega Nord, non può non essere citato tra i vincitori di queste elezioni. Col circa 17%, il Carroccio è in assoluto il partito che è cresciuto di più rispetto alle ultime elezioni (oltre 13 punti percentuali). La Lega, infatti, diventa non solo il terzo partito su scala nazionale ma si aggiudica il primo posto nella coalizione di centro-destra. Secondo l’analisi Cise, il voto alla Lega risulta essere più alto anche nelle province dove è cresciuto il tasso di stranieri.

Le elezioni 2018 hanno mostrato, in assoluto, il peggior risultato del blocco di centrosinistra che ottiene appena il 26,1% dei voti peggiorando di quasi 5 punti il già magro bottino del 2013, quando si fermò al 30,9% (che già era il record negativo dal 1994). Il centro-sinistra arretra sensibilmente in tutta Italia (anche in quelle storicamente rosse dove la Lega si attesta attorno al 20%) ed è, infatti, il terzo polo nella maggior parte delle Regioni. Il PD, quindi, è uscito distrutto da queste elezioni che hanno portato alle logiche dimissioni di Renzi come segretario del Partito.

Un non-vincitore appare Berlusconi, storico leader del centro-destra, che adesso è costretto a fare un passo indietro nei confronti di Salvini. Il partito di Salvini, infatti, è il primo partito in quasi tutte le Regioni del Nord con uno stacco non indifferente rispetto al partito di Berlusconi (in Veneto 30% vs.10%; in Lombardia 28% vs. 14%).

Queste elezioni ci palesano un’immagine dell’Italia che avevamo già intravisto con le elezioni 2013. Gli italiani che rifiutano la vecchia politica, i vecchi partiti e abbracciando l’anti-establishment. Il popolo italiano sta vivendo una situazione di disagio che solo chi vive in Italia può capire, questo, forse, spiega il differente dato del voto estero dove il PD risulta il primo partito (seppur con circa il 26%). Aspettiamo le consultazioni e la decisione (non semplice) del Presidente della Repubblica e auguriamo un buon lavoro a tutti gli eletti”.

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