L’invito del CGIE ai connazionali: VOTATE!

Alla vigilia del voto referendario per la riforma costituzionale al quale parteciperanno oltre quattro milioni di cittadini aventi diritto stabilmente residenti o temporaneamente domiciliati all’estero il Consiglio Generale degli Italiani all’estero invita i Comites, il mondo associativo, le numerose organizzazioni nazionali presenti all’estero a “promuovere la partecipazione al voto perché l’esercizio di questo diritto è un dovere civico, a vigilare affinché il voto sia garantito a tutti i cittadini aventi diritto e auspica la massima trasparenza per garantire pari opportunità e uguaglianza, ricordando nel rispetto dei dettami costituzionali che il voto è libero, segreto, diretto e uguale”.

È quanto si legge in una nota in cui il Consiglio generale ribadisce l’auspicio di “un vivo e civile protagonismo dei cittadini italiani all’estero per contribuire a mantenere vivi e saldi i principi, che hanno reso grande la storia del nostro Paese e delle sue istituzioni”.

Dopo aver ricordato che rispondendo “sì” al quesito – “Approvate il testo della legge costituzionale concernente ‘disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione’, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?” – l’elettore esprime la volontà di APPROVARE la riforma costituzionale votata dal Parlamento; mentre votando “no”, l’elettore esprime la volontà di NON APPROVARE la riforma costituzionale votata dal Parlamento, il Cgie ricorda che le schede votate dovranno arrivare agli uffici consolari entro – e non oltre – le ore 16:00 (ora locale) del 1° dicembre 2016.

Il Consiglio, inoltre, “invita tutti i connazionali, qualora non avessero già provveduto, a voler comunicare tempestivamente ai Consolati e alle Cancellerie Consolari presso le Ambasciate italiane (per posta o per email) il trasferimento della propria residenza. Gli elettori che, alla data del 20 novembre p.v., non avessero ricevuto il plico elettorale, potranno contattare i consolati o le cancellerie consolari presso le Ambasciate italiane per verificare la propria posizione e richiedere – ove ne ricorrano le condizioni – l’emissione di un duplicato”.

Concludendo, il Cgie richiama l’attenzione di tutti sulle modalità di voto, ricordando che “sulle schede, sulla busta piccola e sul tagliando elettorale NON DEVE apparire alcun segno di riconoscimento. Sulla busta già affrancata NON DEVE essere scritto il mittente. La busta piccola e le schede devono essere integre. Il voto è personale, libero e segreto. È fatto divieto di votare più volte. Chi viola le disposizioni in materia sarà punito a norma di legge”.

(aise) 

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