Chi sono gli “Italiani a Toronto”?

Intervista alla coordinatrice del gruppo “Italiani a Toronto”.

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Di Sebastiano Bazzichetto per “Corriere canadese

È da molti anni che italiani, più o meno giovani, lasciano il Bel Paese per un’esperienza all’estero, per proseguire gli studi o cercare miglior fortuna qui in Canada. Abbiamo intervistato Josephine Stanley, attuale coordinatrice del gruppo “Italiani a Toronto”.

D. Un gruppo di amici, un club, cos’è esattamente questo gruppo?
R. È nato come pagina su Facebook nel 2008/2009 su idea di Nino Fanelli. Di fatto, era la pagina degli italiani che si trovavano in città. Col tempo si sono aggiunte persone al gruppo fino a raggiungere i 2000 membri; più della metà sono persone in Italia che cercano informazioni su come venire in Canada. Da quella pagina è nato “Italiani a Toronto eventi” che raccoglie circa metà di quelle persone e una buona parte di loro si trova qui in città.

D. Qual è il vostro calendario?
R. Si tratta di un incontro mensile, è un modo per ritrovarsi, per scambiarsi idee e esperienze. Ci si incontra in un pub sempre diverso, talvolta in una pizzeria.

D. Chi partecipa agli incontri?
R. La maggior parte dei ragazzi è qui con la working holiday.

D. Qual è l’obiettivo? Cosa rappresenta per te?
R. In due, tre anni ho visto di tutto e di più: alcuni ragazzi con la working holiday vengono all’incontro per un primo contatto con altri italiani, per sentire la vicinanza all’Italia lontana, magari poi non vengono più quando hanno un giro di amicizie e un lavoro perché vogliono immergersi nella cultura locale. Nord o Sud sono differenze che non valgono più perché si è tutti italiani. Ho sentito anche molte discussioni, polemiche più o meno aspre sull’Italia. È vero però che un italiano all’estero guarda all’Italia con occhi diversi e questa nuova prospettiva forse è una delle cose più importanti, si impara ad apprezzare di più sia il Paese che abbiamo lasciato sia quello che ci ha accolto.

D. Come partecipare?
R. Facilissimo! Il gruppo si trova su Facebook, gli eventi sono pubblicizzati sulla bacheca; a volte ci sono eventi paralleli: una serata in pizzeria per 4 può trasformarsi in una tavolata di 10 persone e più!

D. Perché ti sta a cuore questo gruppo?
R. Perché mi permette di promuovere Toronto, gli eventi culturali che ci sono in città. Un modo semplice, apparentemente banale, per conoscere meglio e sentirsi parte della città in cui viviamo ed interagiamo con gli altri come persone a 360 gradi.

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