Consiglio di Stato dice no alla riapertura dell’Ambasciata a Santo Domingo

I connazionali che vivono nell’isola caraibica vogliono sapere se riaprirà l’Ambasciata.

***************************************************************

di Flavio Bellinato www.italiachiamaitalia.it

Il Consiglio di Stato riforma interamente la sentenza del TAR del Lazio. Da una parte, notizie negative per i connazionali in Repubblica Dominicana. Dall’altra, la speranza che i giochi non siano chiusi. ItaliaChiamaItalia ripropone in esclusiva il testo integrale della sentenza in calce.

Il ricorso è stato proposto dal Consiglio dei Ministri, contro l’associazione Casa de Italia Inc che lo scorso anno riuscì ad ottenere una splendida vittoria in sede TAR del Lazio. I membri dell’associazione avevano a loro volta interposto un ricorso contro la soppressione della sede diplomatica e consolare di Santo Domingo.

Lo Stato vince una battaglia, a scapito dei connazionali residenti nell’isola caraibica. La domanda che ora tutti dobbiamo porci è se riaprirà o meno l’Ambasciata o se per lo meno sarà concessa una sede adeguata, nonostante questa sentenza sfavorevole, alle esigenze di coloro che giornalmente necessitano di servizi consolari efficienti.

Come potrete osservare leggendo la sentenza, la decisione presa dal Consiglio di Stato va controcorrente rispetto alla sentenza del TAR. Gli interessi dello Stato sono sempre al di sopra dei cittadini ed i loro diritti. Però non possiamo nemmeno pensare che tutto il lavoro fino ad ora fatto da Casa de Italia e dagli altri connazionali che si sono impegnati dal punto di vista anche legale sia da buttar via… anzi. È stato senza dubbio lodevole lo sforzo fatto dalla sopra citata associazione e sicuramente il risultato ottenuto in sede TAR rimarrà nella storia.

La sentenza del TAR del Lazio si è chiaramente fatta eco della rabbia dei connazionali residenti in Repubblica Dominicana e di tutti coloro che hanno bisogno di servizi consolari. Questa, assieme a molte altre iniziative intraprese da altri movimenti prima del decreto di chiusura (come per esempio il MAIE – Repubblica Dominicana attraverso manifestazioni e raccolte firme – primo movimento ad impegnarsi seriamente contro la chiusura) e rappresentanti in Parlamento (attraverso interrogazioni parlamentari), ha fatto pressione sul Governo e da qualche mese girano voci di  riapertura. Voci e presentimenti sono stati pubblicati mesi fa da me sulla rivista digitale “L’Italo-Dominicano” (Chiusura Ambasciata d’Italia: ultime iniziative, responsabilità passate e prospettive di riapertura) e prima ancora da Ricky Filosa  su ItaliaChiamaItalia (Santo Domingo, tenetevi forte: riapre l’ambasciata d’Italia – o quasi).

Le alternative sono due: o il Governo ci prende in giro e le promesse di riapertura si trasformeranno in carta straccia dopo questa sentenza, oppure la stessa servirà solo a non far perdere la faccia a coloro che presero la decisione di far chiudere i battenti (invece di trovare soluzioni alternative che non ledessero l’erogazione dei servizi consolari) consolidando comunque un piano già in atto per riaprire l’Ambasciata quanto prima.

TESTO DELLA SENTENZA

Scopri di più da L'altraitalia

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading