La riforma costituzionale garantisce il mantenimento della circoscrizione estero

Laura Garavini a Liegi e Bruxelles per il SI al referendum costituzionale.

“La riforma costituzionale rappresenta una importante conquista per gli italiani nel mondo perchè garantisce il mantenimento della circoscrizione estero – cioè la voce degli italiani nel mondo nel Parlamento italiano. Una presenza che è stata spesso messa in discussione, anche di recente, da numerose forze politiche.

Approvando la riforma costituzionale, con la vittoria del SI, i 12 rapprentanti degli italiani nel mondo saranno presenti a tutti gli effetti nella Camera dei Deputati, che sarà quella di maggiore peso, dal momento che dà la fiducia al Governo e approva tutte le leggi. Il numero dei parlamentari eletti all’estero nel totale diminuisce di un terzo, in linea con la riduzione dei parlamentari a livello nazionale.

Chi vorrebbe che il referendum fallisse spesso fa strumentalmente confusione tra la riforma costituzionale e la Legge elettorale “Italicum”. Si tratta di due cose diverse. Noi siamo chiamati a votare solo ed esclusivamente sulla riforma costituzionale. L’Italicum è proprio un’altra Legge, una Legge ordinaria, già approvata in Parlamento. Nella quale tra l’altro è previsto qualcosa di molto positivo per noi che viviamo fuori dai confini. Infatti grazie al Pd abbiamo introdotto il voto per corrispondenza anche per gli italiani temporaneamente all’estero, come gli Erasmus.

Rispetto al fatto che la legge elettorale preveda che i voti degli italiani all’estero non concorreranno alla concessione del premio di maggioranza non posso che ricordare che già oggi è così: col Porcellum (reso nel frattempo incostituzionale da una sentenza della Corte Costituzionale) i 12 seggi assegnati dalla Circoscrizione estero alla Camera dei Deputati non contribuivano a fare scattare il premio di maggioranza perché il sistema elettorale per l’estero era diverso da quello utilizzato per i residenti in Italia. Con l’italicum il sistema di voto per l’estero rimane inviariato e, come in passato, non è previsto che si mischi con un sistema diverso come quello che vale per i residenti in Italia.

La riforma inoltre non tocca i poteri del Presidente del Consiglio. Abolisce il bicameralismo perfetto per aumentare la governabilità del Paese, ma non attribuisce più poteri al Governo. La democrazia diventa più efficace senza fare passi indietro sul fronte dell’equilibrio dei poteri. Nel sistema attuale, il potere di vita o di morte su un Governo, invece, lo hanno avuto spesso due o tre senatori eletti in piccoli partitini che magari hanno cambiato opportunamente partito di appartenenza, magari ottenendo favori o promesse di rielezione. Questo con la nuova riforma, abbinata all’Italicum, non sarà più possibile”

On. Laura Garavini

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